Come Fermare il Vaiolo delle Scimmie: OMS Chiede 135 Milioni di Dollari in 6 Mesi

Il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha annunciato la formulazione di un Piano globale per affrontare la nuova epidemia di Mpox, noto anche come vaiolo delle scimmie. La prossima settimana sarà inoltrato un appello ai donatori per ottenere i fondi necessari a garantire una risposta efficace.

Durante l’incontro con gli Stati membri, Ghebreyesus ha chiarito che, nonostante la difficoltà della situazione attuale, l’epidemia di Mpox è controllabile. È fondamentale un intervento coordinato tra agenzie internazionali, partner locali e comunità per garantire un’impostazione basata su equità, solidarietà e diritti umani.

finanziamento necessario

Per affrontare in maniera globale questa crisi, è richiesto un investimento di circa 135 milioni di dollari nei prossimi sei mesi. Ghebreyesus ha avvertito che questa cifra potrebbe aumentare in base all’andamento della situazione. Un appello specifico dell’Oms per il finanziamento verrà presentato a breve, sollecitando il sostegno dei donatori.

dati epidemiologici

Dal 2022, oltre centomila casi di Mpox sono stati confermati. Sebbene il virus circoli a livelli contenuti nel resto del mondo, l’Africa ha visto un’espansione drammatica, specialmente nella Repubblica Democratica del Congo, dove si concentra circa il 90% dei casi nel 2024, con oltre 16.000 casi sospetti e 575 decessi.

Questa impennata è dovuta a due distinti focolai nel Paese, correlati a diversi cladi del virus. Il ceppo 1b in particolare ha spinto a proclamare l’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, segnalando casi in nuovi Stati confinanti e persino in nazioni come Thailandia e Svezia.

strategia di risposta

Il Piano globale per la preparazione e risposta include misure di sorveglianza, accesso equo a contromisure mediche, riduzione della trasmissione zoonotica e responsabilizzazione delle comunità. Sono previsti ulteriori aggiornamenti e discussioni nelle prossime riunioni del Comitato permanente per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie.