Recentemente, l’Associazione dei dipendenti laici ha espresso la propria preoccupazione per la trasformazione del Vaticano, che sembra spostarsi da una visione di comunità ispirata ai valori cristiani a un modello di azienda. Questo cambiamento ha suscitato interrogativi sulla natura del lavoro e sull’essenza del servizio all’interno della Sede Apostolica.
La situazione attuale dei dipendenti vaticani
Secondo l’associazione, il contesto lavorativo si sta evolvendo in una forma di esternalizzazione, cosa che segna un evidente cambiamento nella struttura interna. I dipendenti segnalano che l’avvio di collaborazioni con società di revisione esterne ha aperto la strada a una crescente esternalizzazione di servizi, il che potrebbe comprometterne la missione e i valori fondamentali.
Le esternalizzazioni nel Vaticano
Tra gli ambiti coinvolti nel processo di esternalizzazione emerge il patrimonio immobiliare, la cui gestione è stata affidata a agenzie immobiliari italiane. Questo accordo ha generato preoccupazioni relative alla congruenza degli affitti rispetto agli stipendi stabili dal 2008. Inoltre, l’Annona, il supermercato vaticano, si preannuncia anch’esso in fase di esternalizzazione, con l’intenzione di passare a un marchio italiano noto.
Preoccupazioni dei dipendenti
I membri dell’Adlv esprimono le seguenti domande e preoccupazioni:
- Qual è il destino dei 30-40 dipendenti attualmente coinvolti nell’Annona?
- Come si evolverà la ristrutturazione dei locali?
- Quali sono le ragioni alla base di questi cambiamenti repentini?
- Che fine farà la necessità di tutelare dati e informazioni?
- In che modo si intende sostenere i dipendenti sempre più colpiti dalla demotivazione?
In conclusione, l’Associazione dei dipendenti laici chiede maggiori chiarimenti e l’inizio di un dialogo costruttivo, poiché cresce il malcontento tra i lavoratori, evidenziato anche dalla class action dei dipendenti dei Musei Vaticani. Pertanto, vi è una forte necessità di risposte concrete e immediate.