adeguamento della politica monetaria
La Federal Reserve si prepara a effettuare tagli ai tassi di interesse, sostenendo che l’inflazione sembra orientarsi verso livelli più tendenzialmente normali e manifestando preoccupazioni per un possibile rallentamento nel mercato del lavoro. Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che “è tempo di adeguare la politica”, in un discorso di grande rilevanza tenuto durante il simposio economico di Jackson Hole.
Prospettive sui tassi di interesse
Powell non ha fornito indicazioni precise riguardo alla tempistica del possibile abbassamento dei tassi né ha commentato su quanto i dirigenti della Fed siano inclini a una riduzione. Le sue dichiarazioni hanno suggerito un potenziale taglio durante la prossima riunione a metà settembre. Attualmente, i tassi oscillano tra il 5,25 e il 5,5%, un livello mantenuto dal luglio 2023. È da considerare se la Fed attuerà un abbassamento di mezzo punto, alternative alla consueta riduzione di un quarto di punto.
mercato del lavoro e inflazione
Negli ultimi anni, la Fed ha affrontato un’inflazione molto elevata, ma nel suo intervento Powell ha posto maggiore enfasi sul mercato del lavoro, indicando che quest’ultimo ha mostrato segnali di significativa decelerazione. I funzionari della Fed hanno mantenuto i tassi a livelli elevati, confidando che non si sarebbero verificate ripercussioni per i lavoratori. Con il cambiamento della situazione, ora i rischi riguardano più l’indebolimento del mercato del lavoro che l’aumento dei prezzi, legitimando ulteriormente l’ipotesi di un taglio dei tassi. Powell ha affermato: “Non desideriamo un ulteriormente raffreddamento delle condizioni del mercato del lavoro”, aggiungendo l’intenzione di sostenere un mercato del lavoro forte mentre si lavora per la stabilità dei prezzi.
verso una stabilità sostenibile
Powell ha espresso una crescente fiducia che l’inflazione possa stabilizzarsi su un percorso sostenibile verso il 2%. Ha sottolineato che l’economia statunitense continua a registrare una crescita robusta, nonostante i dati recenti su inflazione e mercato del lavoro indichino una situazione in evoluzione, con un abbassamento dei rischi per l’aumento dei prezzi.
In questo contesto, il presidente ha anche affermato che dopo una pausa a inizio 2024, i progressi verso l’obiettivo del 2% sono ripresi, accennando a un’inflazione ora molto più vicina al target. Le decisioni future riguardo ai tassi saranno influenzate dai dati emergenti, dallo sviluppo delle previsioni e dall’equilibrio dei rischi.