Il caso di doping che ha coinvolto Jannik Sinner ha destato notevole interesse nel panorama tennistico. Il suo allenatore, Darren Cahill, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo la situazione che si è venuta a creare.
21 agosto 2024 | 14.37
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La verità sul caso di doping: Jannik Sinner è stato dichiarato positivo al clostebol, ma l’indagine ha rivelato che la positività è stata causata da una contaminazione accidentale. Secondo le parole di Cahill, non vi sono colpe riconducibili al tennista, il quale merita di superare tale vicenda e continuare la sua carriera.
Le dichiarazioni di Darren Cahill
Il coach ha fatto riferimento agli eventi che hanno portato a questa situazione: “Già a marzo, durante il torneo di Indian Wells, il fisioterapista Giacomo Naldi ha subito un infortunio che ha coinvolto un tronchesino. Questo è stato il punto di partenza”.
Il coinvolgimento dello spray
Cahill ha spiegato che dopo l’incidente, il preparatore atletico Umberto Ferrara ha utilizzato uno spray — comune in Italia — che si è successivamente trasferito su Sinner. Questo prodotto è stato utilizzato da Naldi per curare la ferita, senza che il team fosse a conoscenza del suo contenuto. “È stato solo dopo la vittoria a Miami che Sinner è stato informato della positività”, ha aggiunto.
La reazione del team e il futuro di Sinner
Il team ha prontamente avviato le indagini per chiarire la situazione. Come affermato da Cahill, “Siamo riusciti a risalire rapidamente alla fonte della contaminazione, ma la sospensione era già in atto”. Fortunatamente, dopo aver presentato prove concrete, Jannik Sinner ha potuto continuare a competere.
Cahill ha elogiato le qualità professionali di Sinner: “È uno dei giocatori più professionali con cui abbia mai lavorato. Non avrebbe mai imbrogliato intenzionalmente”.
Personaggi coinvolti nel caso
- Jannik Sinner
- Darren Cahill (Allenatore)
- Giacomo Naldi (Fisioterapista)
- Umberto Ferrara (Preparatore atletico)