ricerca dei dispersi dopo il naufragio della barca a vela
Le operazioni di recupero proseguono intensamente a Porticello, dove sei individui risultano ancora dispersi a seguito del naufragio della lussuosa imbarcazione “Bayesian”. Recenti aggiornamenti indicano che i soccorritori hanno identificato due corpi all’interno del relitto, sebbene resti da effettuare il recupero ufficiale.
situazione attuale riguardo ai dispersi
Le autorità stanno attualmente interrogando i sopravvissuti alla tragedia, tutti sistemati presso il resort Domina-Zagarella. Particolare attenzione è rivolta al comandante del veliero, James Catfield, di 51 anni, il quale è stato ascoltato per circa due ore dai procuratori della Procura di Termini Imerese.
indagini in corso
L’interrogatorio si è focalizzato sulla ricostruzione degli eventi che hanno preceduto l’affondamento, mirante a raccogliere dettagli tecnici utili per le indagini. Le ricerche continuano ad essere ardue, considerando le circostanze particolari del relitto.
complicazioni nelle operazioni di recupero
Tra le difficoltà riscontrate ci sono la profondità del relitto, che si trova a circa 50 metri, la visibilità scarsa a causa delle recenti condizioni del mare, il breve tempo di immersione, limitato a soli 10 minuti, e la complessità della struttura della barca a vela. Questi fattori rendono la ricerca e il recupero dei dispersi estremamente complicati.
Attualmente, tra i sei dispersi, è stato confermato il ritrovamento di due persone, le cui identità non sono ancora state rese note. Queste sarebbero state rinvenute intrappolate all’interno di una delle cabine dell’imbarcazione, che misura circa 50 metri.
impatto meteorologico del naufragio
Le speranze riguardanti le presunte camere d’aria all’interno dello scafo si stanno riducendo. La barca a vela, colpita da una tromba marina, ha trascinato in fondo tutti coloro che risultano attualmente dispersi.
Francesco De Martin, dottorando dell’Università di Bologna e co-fondatore di Pretemp, afferma che l’evento a Porticello potrebbe rappresentare il fenomeno meteorologico più letale dal 1970, escludendo le alluvioni. Il caso più tragico precedente risale all’11 settembre 1970, quando un tornado tra Padova e Venezia causò 36 vittime a seguito del capovolgimento di un vaporetto.