Il Movimento 5 Stelle si trova attualmente in una fase di tensione interna tra due figure di primo piano: Beppe Grillo e Giuseppe Conte. In questa contesa si discute non solo del doppio mandato, ma anche del significato e del valore del simbolo del Movimento stesso. Per Grillo, il vessillo pentastellato costituisce un pilastro insostituibile della sua creazione politica, mentre Conte non lo considera un entità immutabile e invita gli iscritti a considerare possibili trasformazioni.
Il significato del simbolo del M5S
Enrico Maria Nadasi, commercialista genovese e storico amico di Grillo, ribadisce che “il simbolo del Movimento è di Beppe ed è sempre stato suo”. Secondo Nadasi, il logo ha subito dei cambiamenti, ma il suo DNA rimane strettamente legato a Grillo. Nadasi è anche il segretario della vecchia Associazione Movimento 5 Stelle, la quale continua a operare e a detenere i diritti sul simbolo e sui domini ufficiali.
La situazione attuale nel M5S
Nadasi non nasconde le difficoltà interne al Movimento, con la possibilità che le divergenze sulla gestione del simbolo possano portare a una scissione. Infatti, Grillo ha definito alcuni principi come “pilastri invalicabili”, tra cui il doppio mandato, un tema cruciale per evitare le rendite di posizione tipiche di altri partiti politici.
Direzione futura del M5S
Contemporaneamente, Conte ha avviato il primo step del processo costituente. Durante questa fase, gli iscritti sono invitati a proporre bisogni e obiettivi strategici da perseguire. I contributi devono pervenire entro il 6 settembre. Successivamente, ci sarà una fase deliberativa che culminerà in un’assemblea finale, in modalità mista – sia fisicamente che online.
Conte sottolinea l’importanza di procedere con coraggio, per rispondere alle necessità del Paese, senza lasciarsi influenzare da un passato ingombrante. In un clima di attesa, si spera che il Movimento possa trovare una sintesi tra le due visioni opposte.