Ucraina colpisce Kursk, Russia avanza in Donetsk: Zelensky svela difficoltà a Est

Il contesto attuale tra Ucraina e Russia è caratterizzato da una crescente intensificazione delle ostilità, con significative perdite umane e territoriali riportate da entrambe le parti. Le evacuazioni e il controllo delle aree strategiche sono al centro delle notizie recenti.

Situazione nella regione di Kursk

Nel corso delle ultime settimane, oltre 122.000 persone hanno abbandonato le zone della regione di Kursk, a seguito dell’avanzata delle forze ucraine che ha avuto inizio il 6 agosto. Secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass, il ministero delle Emergenze di Mosca ha comunicato che l’evacuazione è stata effettuata da nove località di confine. Le autorità russe hanno confermato anche la morte di 17 individui a causa delle incursioni ucraine, con circa 140 feriti e oltre 121.000 sfollati.

Situazione nel Donetsk

Parallelamente, la Russia ha annunciato il controllo di una nuova area nel Donetsk. Secondo il ministero della Difesa russo, le forze militari hanno “liberato” Novgorodskoye, noto anche come New-York da parte ucraina, un importante centro logistico nella zona di Toretsk. Tali informazioni sono state confermate dall’agenzia Tass.

Dichiarazioni di Zelensky sulla situazione orientale

Volodymyr Zelensky ha descritto la condizione nel fronte orientale dell’Ucraina come “difficile”, specialmente nelle aree vicine a Pokrovsk e Toretsk. Un comunicato dello Stato maggiore ucraino ha menzionato che, nelle sole ultime ore, si sono verificati 14 scontri nella zona di Toretsk e 34 attacchi in prossimità di Pokrovsk.

Proteste di Mosca contro giornalisti americani

Il ministero degli Esteri russo ha convocato l’incaricata d’affari statunitense, Stephanie Holmes, per esprimere un forte disaccordo per l’ingresso “illegale” di giornalisti americani nella regione di Kursk. Questo avvertimento è stato comunicato attraverso il canale Telegram del ministero, denunciando le “azioni provocatorie” dei giornalisti.

Arresto di uno scienziato per tradimento

I servizi di sicurezza russi (FSB) hanno arrestato uno scienziato accusato di tradimento. Stando alle informazioni rese pubbliche, l’individuo sarebbe stato implicato in attacchi informatici a favore dell’Ucraina, prendendo di mira infrastrutture critiche. Inoltre, l’arrestato avrebbe fornito importanti informazioni alle forze armate ucraine e inviato fondi all’esercito di Kiev. Il sospetto ha successivamente confessato, anche se non è stata chiarita la tempistica dell’arresto.

Sicurezza informatica per soldati e civili al confine

Il ministero dell’Interno russo ha esortato i residenti di tre regioni al confine con l’Ucraina a potenziare la sicurezza online. È stato segnalato che il nemico può rintracciare gli indirizzi IP e accedere a telecamere non protette. Gli abitanti sono stati avvertiti di non utilizzare applicazioni di dating e di non condividere informazioni sui social. I militari dovranno evitare di aprire messaggi da mittenti sconosciuti e cancellare eventuali chat con colleghi catturati. Ulteriori indicazioni riguardano anche i dipendenti del settore energetico, che sono invitati a rimuovere riferimenti professionali dai propri profili social.

Divieto della Chiesa ortodossa russa in Ucraina

Il Parlamento ucraino ha approvato un disegno di legge per vietare la Chiesa ortodossa affiliata al Patriarcato di Mosca, vista come un veicolo per l’influenza del Cremlino. La decisione è stata comunicata da diversi deputati dell’Assemblea di Kiev.

Incontro del Gruppo di Contatto a settembre

Riguardo al supporto all’Ucraina, il segretario alla Difesa statunitense, Lloyd Austin, ha organizzato una nuova riunione del Gruppo di Contatto il 6 settembre presso la base di Ramstein in Germania. L’incontro, che vedrà la partecipazione di circa 50 Paesi, si concentrerà sull’aumento del sostegno militare a Kiev.