Un episodio di malasanità ha avuto un esito inaspettato grazie all’intervento di un secondo ospedale. Una donna, dopo aver consultato il pronto soccorso per forti dolori addominali e ripetuti attacchi di vomito, è stata dimessa senza una diagnosi definitiva. La rapida sequenza di eventi ha portato a una rivelazione fatale, ma fortunatamente si è conclusa positivamente.
Malessere acuto e dimissioni inconcludenti
La vicenda si è svolta in Puglia, dove una signora di 60 anni ha cercato assistenza per difficoltà significative legate a dolori addominali e frequenti episodi di vomito presso il pronto soccorso di Santa Caterina Novella di Galatina. Gli operatori sanitari, dopo un’attenta valutazione dei sintomi, hanno optato per una dimissione senza identificare una diagnosi chiara, lasciando la paziente in una situazione di grande disagio e perilità.
Al rientro a casa, i sintomi non solo sono persistiti, ma hanno anche subito un aggravamento, rendendo impossibile il normale apporto alimentare. A questo punto, la figlia ha preso l’iniziativa di portarla in un altro ospedale, quello di Scorrano, dove è avvenuta una valutazione più approfondita che ha cambiato le sorti della paziente.
Diagnosi decisiva e intervento chirurgico
Presso l’ospedale di Scorrano, la donna è stata sottoposta a vari test, incluso un esame TAC, il quale ha rivelato la presenza di un tumore intestinale di notevole entità. La necessità di un intervento chirurgico urgente si è resa immediatamente evidente. Fortunatamente, l’intervento è stato eseguito con successo, evitando gravi danni alla salute della paziente.
Gli eventi di malasanità verificatisi presso il primo ospedale non sono passati inosservati. La famiglia della donna ha sporto denuncia riguardo alla situazione critica e il governatore della regione Michele Emiliano ha disposto un’ispezione presso il nosocomio di Galatina per verificare quanto accaduto. È stata garantita l’adozione di provvedimenti per garantire la massima professionalità nella cura e assistenza ai pazienti.