negoziazione per l’acquisto dei droni ‘reaper’
La trattativa per l’acquisizione, da parte dell’Italia, dei droni strategici statunitensi ‘Reaper’ è attualmente in fase di negoziazione e non è ancora giunta a conclusione, secondo fonti della Difesa. Questo acquisto è inserito nel contesto di un accordo bilaterale governativo approvato circa dieci anni fa tra Italia e Stati Uniti. Tuttavia, finora non è stato firmato alcun contratto di acquisto per i velivoli senza pilota.
controversie politiche
La situazione ha suscitato polemiche, specialmente da parte di alcuni esponenti politici. Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra e portavoce nazionale di Europa Verde, ha espresso forti critiche riguardo all’acquisto dei droni, sottolineando l’incredibile contrasto fra le spese per le armi e la necessità di risorse per i servizi pubblici. Bonelli ha annunciato l’intenzione di presentare un’interrogazione al ministro Crosetto per chiarire se l’acquisto dei sei droni rientra nei 28 miliardi di euro previsti per le spese militari dalla legge di bilancio.
In aggiunta, ha dichiarato: “I soldi per le armi si trovano, ma per le TAC in sanità o per l’istruzione no”.
richieste di chiarimento
Sulla stessa linea si è espresso anche Filiberto Zaratti, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Affari costituzionali. Zaratti ha fatto notare che Washington ha riferito di aver venduto all’Italia sei droni Reaper per un valore di 738 milioni di euro. Ha messo in discussione la legittimità dell’approvazione dell’acquisto, affermando che sembra che un contratto sia stato chiuso senza il consenso del Parlamento. Zaratti ha chiesto un immediato chiarimento sulla questione, suggerendo che il governo di Giorgia Meloni potrebbe aver operato senza la dovuta trasparenza.
personalità coinvolte
- Angelo Bonelli
- Filiberto Zaratti
- Giovanni Crosetto