Recentemente, la Russia ha accusato l’Ucraina di aver impiegato missili forniti dagli Stati Uniti per colpire ponti nel territorio russo, precisamente sul fiume Sejm, situato nella regione di Kursk.
17 agosto 2024 | 09.09
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La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, tramite un post su Telegram, ha affermato: “Per la prima volta, la regione di Kursk è stata oggetto di attacchi da parte di lanciarazzi di fabbricazione occidentale, verosimilmente i missili Himars statunitensi”. L’attacco ha causato la distruzione totale di un ponte sul fiume Sejm, nel distretto di Glushkovo, con la tragica notizia che alcuni volontari, impegnati nell’assistenza ai civili evacuati, hanno perso la vita.
Le lacune nella difesa russa: analisi su Kursk
Emergerebbero ora evidenti fragilità nell’apparato difensivo russo. Le forze armate russe sarebbero composte principalmente da reclute giovani e inesperte, insufficientemente preparate a proteggere il confine tra Russia e Ucraina. Questo scenario ha reso possibile il progresso delle truppe ucraine che, penetrando nel territorio russo, hanno avanzato per diverse decine di chilometri. Un’analisi della CNN ha rivelato l’estrema vulnerabilità delle forze russe, prevalentemente costituite da coscritti con addestramento ridotto.
Nonostante i dichiarati propositi di Vladimir Putin, che in data febbraio 2022 aveva affermato che “Nessun coscritto sarà schierato in prima linea”, la attuale situazione segna un clamoroso cambio di rotta a partire da agosto 2024.
Personaggi e Situazioni Rilevanti
- Maria Zakharova – Portavoce del ministero degli Esteri russo
- Vladimir Putin – Presidente della Federazione Russa
- Reclute coscritte russe
- Truppe ucraine