La Ribellione di Riina jr: Una Sfida Contro lo Stato che Sconvolge l’Italia

Un recente post social ha attirato l’attenzione pubblica, lanciando una sfida simbolica allo Stato. Salvo Riina, il figlio minore del noto boss mafioso Totò Riina, ha condiviso un’immagine da Corleone. La foto è accompagnata dal messaggio “Auguri da via Scorsone”, un indirizzo che nonostante sia storicamente associato alla famiglia Riina, ha subito una modifica nel 2018, in onore del giudice Cesare Terranova, ucciso dalla mafia.

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Il messaggio del 15 agosto è una provocazione che mette in evidenza la continua lotta tra la criminalità organizzata e le istituzioni. Nel 2018, la Commissione straordinaria del Comune di Corleone, guidata da Giovanna Termini, Rosanna Mallemi e Maria Cacciola, aveva cambiato il nome della via, per inviare un segnale forte contro il potere mafioso. La nuova intitolazione è stata dedicata al giudice Cesare Terranova, ucciso con il suo collaboratore nel 1979.

Un esempio di come l’amministrazione fosse determinata a non piegarsi alla mafia è data dal tentativo di notificare a Ninetta Bagarella, moglie di Totò Riina, un’ingiunzione di pagamento. Anche la Chiesa, attraverso l’arcivescovo di Monreale, si è espressa, ordinando che le processioni non passassero più sotto la casa dei Riina.

ritorno a Corleone dopo il carcere

Salvo Riina, di 47 anni, ha trascorso gli ultimi anni in carcere, scontando una pena di quasi nove anni per reati legati alla mafia. Rientrato a Corleone nel 2023, ha avviato un percorso di reinserimento sociale. Prima di tornare definitivamente nel suo paese, ha vissuto anche in Veneto e Abruzzo, dove ha collaborato con un’associazione per la lotta alla droga, conseguendo infine la laurea.

Riina non tornava a Corleone dalla morte di suo padre nel 2017, quando ottenne il permesso di partecipare come padrino a un battesimo. Ha inoltre pubblicato un libro, intitolato ‘Riina family life’, in cui racconta la sua vita e la storia della sua famiglia, menzionando anche momenti chiave della sua giovinezza, tra cui la strage di Capaci, orchestrata dal padre per eliminare Giovanni Falcone.