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Il 28 ottobre, l’attore Matthew Perry è stato rinvenuto senza vita all’interno della vasca idromassaggio della sua residenza a Pacific Palisades. La notizia ha avuto un impatto considerevole sulla comunità del cinema e dei fan in tutto il mondo.
15 agosto 2024 | 17.35
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In seguito a indagini approfondite, le autorità federali hanno imbastito un arresto collegato al decesso della celebre star di ‘Friends’. Secondo le informazioni riportate dal ‘Los Angeles Times’, al momento della morte, nel suo organismo sono state rinvenute tracce di ketamina, un anestetico che viene occasionalmente utilizzato per il trattamento della depressione. È emerso che i livelli di questa sostanza nel sangue di Perry indicavano una somministrazione simile a quella di un’anestesia generale.
Secondo le indagini condotte dal Dipartimento di Polizia di Los Angeles, dalla Drug Enforcement Administration e dal Servizio Postale degli Stati Uniti, diverse persone sono state individuate come possibili fornitori della ketamina. L’autopsia ha rivelato che la somministrazione di questo farmaco può aver causato problematiche cardiovascolari e respiratorie. Oltre alla ketamina, altre cause del decesso di Perry includono annegamento, malattia coronarica e gli effetti della buprenorfina, un farmaco prescritto per il trattamento dell’uso di oppioidi. Fortunatamente, il suo rapporto autoptico ha rilevato l’assenza di altre sostanze nel suo sistema e ha confermato che era sobrio da 19 mesi al momento della morte.
Era noto che Perry, all’epoca 54enne, soffrisse di diabete e di broncopneumopatia cronica ostruttiva, condizioni che hanno potuto contribuire alla sua vulnerabilità fisica.
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