Amanda Knox: Le Dure Accuse contro la Magistratura Italiana dopo 17 Anni di Controversie

omissioin e giustizia

La recente condanna inflitta ad Amanda Knox dalla Corte d’assise d’appello di Firenze, che prevede tre anni di reclusione per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, solleva interrogativi significativi riguardo alla giustizia italiana e alle sue procedure. Queste tensioni giuridiche si riflettono in un contesto di maggiore attenzione mediatica e pubblica sulla vicenda dell’omicidio di Meredith Kercher, che si è consumato a Perugia la sera del 1º novembre 2007.

15 agosto 2024 | 13.09

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le accuse di knox

Amanda Knox ha espresso forti critiche nei confronti del sistema giuridico italiano, denunciando una lunga serie di incongruenze e pressioni subite per quasi due decenni. In un post pubblicato su ‘X’, ha affermato: “Il sistema giudiziario italiano mi sta torturando da 17 anni”. La Knox ha messo in dubbio la validità della condanna, aggiungendo di aver scritto un memoriale successivamente alla sua interrogazione in cui esprimeva dubbi sulla veridicità delle sue dichiarazioni, affermando che erano state estorte sotto stress e senza assistenza legale.

Nel contesto di questo processo, la Knox ha puntualizzato che la sua testimonianza riguardava le affermazioni fatte su Lumumba, suo precedente datore di lavoro. Il dibattito si è incentrato sulla questione se un documento da lei redatto potesse essere considerato diffamatorio nei confronti dell’ex datore di lavoro.

dettagli controversi

La Knox ha sottolineato che il giudice non ha considerato frasi chiave del suo memoriale, in cui ammetteva le sue incertezze e chiedeva se ci fosse un reale colpevole. Nella sua dichiarazione ha affermato: “Non ero presente a casa mia quando Meredith è stata assassinata, non sono stata coinvolta e non so più di quanto si possa dedurre dalle prove”. Inoltre, ha annunciato un possibile ricorso alla Corte di Cassazione per contestare la sentenza.

personaggi e ospiti coinvolti

  • Amanda Knox
  • Patrick Lumumba
  • Raffaele Sollecito
  • Meredith Kercher
  • Corte d’assise d’appello di Firenze