Iran: Scontro Totale Tra Presidente Pezeshkian e Pasdaran sull’Attacco a Israele

tensioni ai vertici della repubblica islamica

Attualmente si stanno manifestando forti tensioni all’interno della Repubblica islamica riguardo alla reazione da adottare dopo la morte di Ismail Haniyeh. Secondo quanto riportato dal Telegraph, il presidente Masoud Pezeshkian teme le ripercussioni di un attacco a Israele, mentre i Guardiani della Rivoluzione spingono per azioni militari. L’ultima parola su questa delicata questione sarà data dall’ayatollah Ali Khamenei.

le posizioni contrastanti tra il governo e i pasdaran

I generali dei Pasdaran insistono per colpire diverse città israeliane, mirando prevalentemente a obiettivi militari per minimizzare danni ai civili. Al contrario, Pezeshkian ha proposto di attaccare basi segrete israeliane situate in paesi limitrofi all’Iran, un modus operandi già adottato in passato. Un suo collaboratore ha dichiarato: “Pezeshkian è preoccupato che un attacco diretto a Israele possa avere conseguenze devastanti”. Il presidente ha ricordato come l’Iran sia riuscito a evitare una guerra totale nella recente occasione, quando sono stati lanciati 300 missili e droni, la maggior parte dei quali è stata intercettata.

l’insistenza dei guardiani della rivoluzione

Stando alla fonte citata, la pressione da parte dei Guardiani della Rivoluzione per colpire Israele è più legata a motivazioni interne, mirate a indebolire la figura presidenziale, piuttosto che a una risposta per l’umiliazione subita. Un altro collaboratore ha svelato l’intenzione di Pezeshkian di colpire obiettivi connessi a Israele in Azerbaigian o nel Kurdistan iracheno, informando in anticipo i paesi interessati.

l’atteggiamento del presidente

Nonostante le pressioni, il presidente Pezeshkian non si sente umiliato dalla situazione, considerato che l’uccisione di Haniyeh è avvenuta dopo il suo giuramento. Gli ambienti più vicini a lui ritengono che ci sia stata una negligenza nella sicurezza intesa a provocare un coinvolgimento dell’Iran in un conflitto di maggiore portata.