Israele riprende i negoziati con Hamas per un cessate il fuoco
L’ufficio del premier israeliano Benyamin Netanyahu ha confermato la ripresa dei colloqui con Hamas per definire un accordo di cessate il fuoco a Gaza. Una delegazione isaraeliana partirà il 15 agosto per Doha o Il Cairo, al fine di discutere i dettagli per una tregua. Questa decisione giunge dopo l’appello congiunto lanciato da Stati Uniti, Egitto e Qatar per velocizzare il processo di mediazione e conclusione di un’intesa.
Contesto della decisione
Il premier Netanyahu ha evidenziato l’importanza di adottare misure immediate a favore delle popolazioni coinvolte, in particolare i residenti di Gaza, e per le famiglie degli ostaggi. La dichiarazione congiunta rilasciata dai leader delle tre nazioni sottolinea l’urgenza di mettere in atto un accordo di cessate il fuoco e di procedere con il rilascio di ostaggi e detenuti. I mediatori, dopo mesi di costante lavoro, sono pronti a presentare una proposta definitiva a Israele e Hamas, con i dettagli di attuazione che rimangono da definire.
Richiesta di attuazione immediata
Il documento congiunto afferma che non ci sono più motivi per ritardi e che è fondamentale rilasciare gli ostaggi e avviare il cessate il fuoco. I leader affermano la disponibilità a presentare soluzioni per affrontare le problematiche di implementazione che potrebbero sorgere, garantendo che tutti gli interessi coinvolti vengano soddisfatti.
L’ufficio del Primo Ministro ha confermato l’invio dei negoziatori israeliani per gli incontri programmati, sottolineando la necessità di finalizzare i dettagli del accordo quadro. Al momento non è pervenuta alcuna risposta ufficiale da parte di Hamas.
Personaggi coinvolti nell’appello congiunto
- Benyamin Netanyahu – Premier di Israele
- Joe Biden – Presidente degli Stati Uniti
- Abdel Fattah el-Sissi – Presidente dell’Egitto
- Tamim bin Hamad Al Thani – Emire del Qatar