L’evento “Filosofie sotto le stelle” ha visto la partecipazione di importanti figure del mondo della tecnologia e della filosofia, con l’intento di esplorare il legame tra intelligenza artificiale e creatività umana. Durante la rassegna, il CEO di Engineering, Maximo Ibarra, ha espresso la sua opinione sull’importanza di unire tecnologia e pensiero filosofico.
La manifestazione si è tenuta presso lo Stadio Palatino di Roma e ha coinciso con il XXV Congresso Mondiale di Filosofia, un evento che ha reso Roma la Capitale mondiale della filosofia. L’obiettivo principale di questo incontro era chiarire come il progresso tecnologico possa non solo migliorare la vita quotidiana, ma anche potenziare le capacità creative dell’individuo.
Il rapporto tra tecnologia e filosofia
Ibarra ha sottolineato che l’incontro tra intelligenza artificiale e pensiero umano non è solo una questione di sostituzione, ma piuttosto di collaborazione. La tecnologia, come quella rappresentata dagli avatar di Platone e Confucio, apre nuove opportunità di dialogo con il passato e stimola la creatività.
Implicazioni dell’intelligenza artificiale
La visione di Ibarra è che l’IA non debba essere vista come una minaccia, ma come un amplificatore delle potenzialità umane. Egli ha affermato che l’adozione dell’IA porterà a un miglioramento generale della qualità della vita, influenzando positivamente vari settori, come l’educazione, la sanità e la gestione delle emergenze.
Benefici e sfide
È necessario un approccio normativo che riesca a bilanciare i benefici con le minacce che l’IA potrebbe comportare. Ibarra evidenzia che la crescita esponenziale della tecnologia dovrebbe garantire standard di vita migliori e un’innovazione continua.
Personaggi di spicco presenti
Durante l’evento, oltre a Ibarra, sono stati presenti numerosi esperti e pensatori di fama mondiale, tra cui:
- Platone
- Confucio
- Rappresentanti della Società Filosofica Italiana
- Accademici dell’Università degli Studi di Roma Sapienza