Il contenuto della lettera redatta da un gruppo di ex parlamentari del Movimento 5 Stelle ha destato grande interesse, rivelando un acceso intervento nel conflitto esistente tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Questo documento affronta le divergenze interne al Movimento, sottolineando la necessità di un chiarimento rispetto alla sua storia, identità e ai suoi principi fondanti.
La lettera degli ex parlamentari
La missiva critica la lettera di risposta di Conte a Grillo, evidenziando il suo contenuto e i suoi modi. Gli ex parlamentari avvertono che questo “scontro” tra i due leader ha portato a un indebolimento del Movimento, un fattore che giova all’establishment, considerato il fallimento del progetto di rivoluzione culturale. L’idea di un’assemblea costituente rischia di trasformare il Movimento in un riflesso di partiti tradizionali, perdendo la propria essenza.
Le affermazioni raccolgono preoccupazioni rispetto a potenziali somiglianze fra il M5S e il PD, mettendo in guardia su un futuro che potrebbe continuare a disorientare gli elettori. Gli ex parlamentari si sono schierati contro il sostegno a Mario Draghi durante il suo governo, evidenziando le responsabilità di Conte in merito al crollo di consensi alle ultime elezioni.
- Nicola Morra
- Elio Lannutti
- Alessio Villarosa
- Rosa Silvana Abate
- Ehm Yana Chiara
- Jessica Costanzo
- Emanuele Dessì
- Michele Sodano
- Simona Suriano
- Raffaele Trano
- Andrea Vallascas
Domande a Conte
Nella parte conclusiva della lettera, viene inserito un post scriptum con quesiti diretti rivolti a Conte. Tra le domande si chiedono chiarimenti su scelte politiche criticabili, come il sostegno a provvedimenti controversi, l’invio di armi in Ucraina e la gestione della concessione ai Benetton dopo la tragedia del ponte Morandi. Gli ex membri invitano anche a riflettere sul reintegro degli espulsi dal Movimento e sul coinvolgimento della base nelle decisioni critiche riguardanti il governo.