femminicidio a fonte nuova: il drammatico caso di annarita morelli
Un inquietante episodio di maltrattamenti e violenza è emerso dal caso di Annarita Morelli, tragicamente uccisa a Fonte Nuova. Recenti dettagli sulla sua vita e su quella del marito, Domenico Ossoli, rivelano una storia di conflitti e tensioni familiari, culminati in un femminicidio che ha scosso l’opinione pubblica.
la dinamica dell’omicidio
Ossoli, settantaduenne, avrebbe affermato: “Piuttosto l’ammazzo, ma non le do la separazione”, subito prima di sparare alla moglie con una pistola Beretta calibro 7,65. L’omicidio si è consumato martedì 6 agosto in via Palombarese, mentre la coppia era in fase di separazione. La prima udienza si era svolta nel mese di marzo e nel corso di queste fasi, Ossoli aveva cercato insistentemente di dissuadere Annarita dal procedere, non mostrando però intenzione di rispettare l’obbligo di mantenimento stabilito dal giudice.
le conseguenze legali
Dopo aver confessato l’omicidio, Ossoli è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato da premeditazione. I figli della coppia sono stati ascoltati dagli investigatori e hanno riportato minacce che il padre rivolgeva alla madre, nonostante non siano state mai formalmente denunciate.
un passato tormentato
Domenico Ossoli aveva lasciato l’Umbria, dove risiedeva, a seguito di un tradimento che aveva portato la moglie a cacciarlo di casa. Era partito con una pistola registrata per scopi sportivi, giungendo a Fonte Nuova con l’intenzione di far del male alla moglie, da lui seguita attraverso un dispositivo GPS installato sulla sua auto. Il giorno dell’omicidio, Annarita, dopo aver visitato il veterinario, è stata colpita mentre si trovava alla guida della sua Fiat Panda.
le testimonianze e l’intervento delle forze dell’ordine
I residenti della zona hanno dichiarato di aver sentito il colpo, e una testimone ha riferito:
“Ho sentito il colpo, nessuno ha urlato e dopo un quarto d’ora l’ho vista morta”
. Dopo aver sparato, Ossoli ha poi fatto ingresso in un bar-tabaccheria, annunciando di aver ucciso la moglie e di essere in attesa dei carabinieri. Intervenuti prontamente, i carabinieri della stazione di Mentana e della Compagnia di Monterotondo hanno condotto l’uomo in caserma, dove ha confidato al magistrato di aver voluto solo ferirla.
la descrizione dell’autore del crimine
La Procura ha descritto Ossoli come un individuo con un “controllo ossessivo sulla moglie” e “ossessionato all’idea di doverle dare il mantenimento”.
Il caso ha suscitato ampio clamore e indignazione, evidenziando la gravità della violenza contro le donne e la necessità di affrontare temi come il femminicidio, il controllo e la manipolazione psicologica nelle relazioni coniugali.