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La pugile algerina Imane Khelif si è distinta nella competizione di boxe, raggiungendo la finale della categoria 66 kg alle Olimpiadi di Parigi 2024. Grazie a una prestazione notevole, ha battuto in semifinale la thailandese Janjaem Suwannapheng con un verdetto unanime, guadagnando così il diritto di competere per la medaglia d’oro contro la cinese Yang Liu.
Durante il match, Khelif ha sfruttato al meglio le proprie lunghe leve, mantenendo l’avversaria a distanza e infliggendo colpi precisi senza esporsi a pericoli. Da notare che, nel terzo round, Suwannapheng è stata conteggiata dopo un potente gancio sinistro, chiudendo così l’incontro tra l’entusiasmo dei tifosi algerini presenti sugli spalti del Roland Garros.
Il percorso di Khelif non è stato privo di polemiche. All’inizio della competizione, ha beneficiato del ritiro dell’azzurra Angela Carini, un episodio controverso che ha attirato l’attenzione mediatica. Inoltre, la pugile 25enne ha attirato l’attenzione delle istituzioni per la sua esclusione dai Mondiali 2023 a causa del mancato superamento di un gender test. Nonostante ciò, è stata sostenuta dal CIO, che ha confermato la sua idoneità a partecipare alle competizioni femminili.
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