Il dramma del suicidio in carcere continua a essere una realtà allarmante in Italia. Recentemente, un detenuto di origine albanese, di 55 anni, si è tolto la vita nella Casa circondariale di Biella, segnando il 64esimo suicidio dall’inizio dell’anno. I soccorsi, purtroppo, si sono rivelati inefficaci e non sono riusciti a salvare il detenuto. A questi tragici eventi si aggiungono altri 7 suicidi tra i membri del Corpo di polizia penitenziaria, elevando il numero totale a 71 decessi.
La denuncia di Gennarino De Fazio, segretario generale della UilPa Polizia Penitenziaria, espone l’assenza di interventi significativi da parte del Governo per affrontare questa crisi. “Il numero di morti in carcere è insostenibile e mai registrato prima in questa misura”, afferma De Fazio, evidenziando la preoccupazione per la salute mentale e le condizioni di vita dei detenuti.
Un altro suicidio, il 63esimo, è avvenuto recentemente presso il Tribunale di Salerno, dove un uomo di 48 anni, originario di Montecorvino Rovella, si è impiccato nel bagno della camera di sicurezza. Trasportato d’urgenza in ospedale, è deceduto poco dopo. Questi eventi sollevano interrogativi sull’efficacia delle misure di sicurezza e sostegno psicologico nelle strutture penitenziarie.
Alcuni eventi recenti nelle carceri
- Suicidio di un detenuto presso la Casa circondariale di Biella
- Suicidio durante la prima udienza al Tribunale di Salerno
- Incendi e tensioni nelle carceri, con un detenuto che ha appiccato fuoco in un istituto penitenziario