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Gli incidenti stradali continuano a rappresentare una grave problematica in Italia, con un numero allarmante di conducenti e passeggeri che non utilizzano adeguatamente i dispositivi di sicurezza. Recenti dati rivelano che meno del 40% dei viaggiatori utilizza la cintura di sicurezza sui sedili posteriori, mentre esiste una preoccupante percentuale del 20% di bambini che viaggiano senza seggiolino. Si tratta di statistiche messe in luce dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss), che, in vista dell’esodo estivo di agosto, sottolinea l’importanza di seguire le normative previste.
Secondo l’ultima relazione Aci-Istat riguardante l’incidentalità stradale, i modi di spostamento degli italiani sono tornati ai livelli pre-pandemia. Nel 2023, sebbene si sia registrato un calo delle vittime, gli incidenti e i feriti hanno mostrato un incremento. Il report ha segnalato 166.525 incidenti con feriti, mediamente 456 al giorno. Nello specifico, il 73,3% degli eventi si è verificato in aree urbane, con il 21,4% su strade extraurbane e il 5,3% in autostrada. Le cause più comuni degli incidenti includono la distrazione alla guida (15,1%), il mancato rispetto della precedenza (12,9%) e una velocità eccessiva (8,4%). I costi sociali legati a tali eventi superano i 18 miliardi di euro, equivalenti all’1% del PIL nazionale.
Nel 2023, i decessi entro 30 giorni dall’incidente sono stati 3.039, con una media di 8 al giorno. L’analisi ha evidenziato che il 79,5% delle vittime sono uomini e il 20,5% donne. Raccolti dai dati della sorveglianza Passi, l’uso della cintura di sicurezza anteriore è abbastanza comune, anche se non ancora conforme alle leggi. Al contrario, la cintura posteriore viene utilizzata solo dal 36% degli intervistati. Infine, dal 2011, la sorveglianza ha anche studiato l’uso di seggiolini per bambini, rivelando che nel biennio 2021-2022 il 20% degli intervistati ha manifestato difficoltà nell’utilizzare tali dispositivi, alcuni non possedendo affatto strumenti di sicurezza mentre viaggiavano in auto.
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