Parigi 2024: Amgay svela il lieve vantaggio di Khelif, ma l’inclusione prevale

diritti e inclusione nel mondo dello sport

L’importanza della inclusione e dei diritti delle persone intersessuali e transgender nel contesto sportivo è un tema di crescente rilevanza. Secondo Manlio Converti, psichiatra e presidente di Amigay aps, l’inclusione deve avere la priorità rispetto a differenze fisiche marginali, e tutti gli atleti dovrebbero avere il diritto di competere, indipendentemente dalle loro caratteristiche fisiche.

l’incontro di boxe tra Khelif e Carini

L’attenzione mediatica è stata attirata dall’incontro di boxe tra l’atleta intersessuale algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini, quest’ultima costretta al ritiro. Khelif, presentata con un presunto vantaggio fisico, ha dato avvio a discussioni più ampie sui diritti degli atleti intersessuali nel mondo dello sport.

posizione di Manlio Converti

Converti ha evidenziato che le differenze ormonali tra gli esseri umani costituiscono un continuum e che è fondamentale garantire partecipazione e inclusività. Secondo lui, relegare gli atleti in base a differenze fisiche potrebbe portare a una segmentazione ingiustificata, suggerendo che sia necessario creare criteri di inclusione piuttosto che di esclusione.

l’importanza di un cambiamento culturale

La proposta di Converti suggerisce un cambio di paradigma nelle modalità di valutazione degli atleti, ponendo l’accento su variabili non esclusivamente fisiche. Egli sottolinea che nelle vittorie sportive gioca un ruolo fondamentale anche l’approccio mentale e le capacità tecniche.

In aggiunta, va considerato il valore dell’inclusività nelle attività sportive per tutti i livelli e per i giovani atleti. La partecipazione di ogni individuo, sin dai primi approcci allo sport, è essenziale per costruire una società più giusta e aperta.

  • Imane Khelif – Pugile algerina
  • Angela Carini – Pugile italiana
  • Manlio Converti – Psichiatra e presidente di Amigay aps