I 14 Fattori di Rischio per la Demenza: Come Prevenirla Efficacemente

prevenzione della demenza: nuove evidenze

La Commissione Lancet ha rilasciato un report che sottolinea come la prevenzione e riduzione dei casi di demenza possano essere efficaci agendo su 14 fattori di rischio fin dalla prima infanzia. Questa iniziativa rappresenta una risposta a un problema di salute pubblica in crescita, facilitato dall’invecchiamento della popolazione. Secondo le previsioni, entro il 2050 il numero di persone affette da demenza raggiungerà 153 milioni, triplicando il dato del 2019.

Cervello
(Foto 123Rf)

fattori di rischio identificati

Nel report, sono stati aggiunti due nuovi fattori di rischio: un elevato colesterolo LDL a partire dai 40 anni e un certo grado di perdita della vista in età avanzata. Questi fattori insieme rappresentano il 9% di tutti i casi di demenza, dividendo la quota tra il 7% per il colesterolo e il 2% per la vista scarsa. Complessivamente, circa il 40% dei casi di demenza è correlato ai 12 fattori di rischio precedentemente identificati, tra cui:

  • bassi livelli di istruzione
  • problemi di udito
  • pressione alta
  • fumo
  • obesità
  • depressione
  • inattività fisica
  • diabete
  • consumo eccessivo di alcol
  • trauma cranico
  • inquinamento atmosferico
  • isolamento sociale

I problemi di udito e l’elevato colesterolo LDL risultano essere associati al 7% dei casi di demenza a livello globale, mentre l’istruzione limitata e l’isolamento sociale contribuiscono rispettivamente al 5% ciascuno.

raccomandazioni per la salute pubblica

Il report fornisce 13 raccomandazioni destinate sia ai cittadini sia alle istituzioni, mirate a ridurre il rischio di demenza. Queste includono:

  • prevenire e trattare la perdita dell’udito e della vista
  • stimolare l’attività cognitiva nel corso della vita
  • proteggere la testa durante gli sport di contatto
  • ridurre i fattori di rischio vascolari
  • migliorare la qualità dell’aria
  • promuovere ambienti sociali favorevoli

Implementare simili interventi a livello di popolazione potrebbe portare a consistenti risparmi economici, come indicato per il Regno Unito, dove si stima che possano generare un risparmio di circa 4 miliardi di sterline. I costi globali associati alla demenza superano 1 trilione di dollari l’anno.