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Il contesto della leadership di Hamas è attualmente in evoluzione a seguito della recente morte di Ismail Haniyeh a Teheran. Tre figure emergono come potenziali successori, ciascuna con legami profondi alla causa palestinese e implicazioni significative per la futura direzione del movimento.
Profilo dei potenziali successori
Yahya Sinwar
Yahya Sinwar è il primo candidato in lizza per la leadership di Hamas. Dal 2017 è il leader del movimento nella Striscia di Gaza e figura di spicco negli attacchi contro Israele, incluso quello del 7 ottobre. Originario del campo profughi di Khan Younis, è noto per la sua capacità di manovrare clandestinamente nei tunnel di Gaza, dove la sua vita rimane oggetto di attenzione da parte delle autorità israeliane. Sinwar è considerato ricercato numero uno da Israele e ha un passato complesso, avendo trascorso 22 anni in carcere. È accusato di crimini di guerra e contro l’umanità dalla Corte penale internazionale.
Khaled Meshaal
Un altro candidato di rilievo è Khaled Meshaal, ex leader politico di Hamas, che ha guidato il movimento dal 1996 fino al 2017. Attualmente vive a Doha e potrebbe avere l’intenzione di tornare alla ribalta. Cofondatore di Hamas con Ahmed Yassin, Meshaal ha affrontato numerosi eventi critici nella sua carriera, inclusi tentativi di omicidio. Pur avendo una storia complessa con l’Iran, ha dimostrato una certa apertura verso una negoziazione con Israele, subordinando però la questione del riconoscimento alla fine dell’occupazione.
Zaher Jabareen
Zaher Jabareen, attualmente vice di Haniyeh per la Cisgiordania, è un altro possibile successore. Con un ruolo di rilievo nella gestione dei prigionieri palestinesi, si prevede che la sua esperienza possa influenzare importanti negoziati futuri. Originario di Salfit, Jabareen è coinvolto nelle Brigate Izz al-Din al-Qassam e ha una carriera segnata da detenzioni sia da parte israeliana che dall’Autorità Palestinese.
- Yahya Sinwar
- Khaled Meshaal
- Zaher Jabareen
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