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Il primo ministro di Israele ha avvertito la nazione circa le severe ripercussioni per chiunque si opponga allo Stato, sottolineando la determinazione a perseguire i leader di Hamas.
31 luglio 2024 | 19.30
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Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato di essere in guerra contro quello che definisce l’asse del male iraniano, presentando il conflitto come una guerra per l’esistenza dello Stato ebraico. Questa dichiarazione è giunta dopo l’uccisione del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran.
Netanyahu ha espresso che “ci aspettano giornate molto difficili”, ma si è mostrato fiducioso: “siamo pronti a tutti gli scenari”. Il premier ha ribadito l’intenzione di rispondere in modo deciso a qualsiasi attacco contro Israele, promettendo di fare pagare un prezzo alto a chiunque minacci il Paese.
Ha inoltre affermato: “Continueremo a dare la caccia ai leader di Hamas” e a smantellare le loro infrastrutture nella Striscia di Gaza. Netanyahu ha insistito sul fatto che ci vorrà tempo e pazienza, ma ha evidenziato che la lotta contro Hamas è stata costante negli ultimi mesi.
Il premier ha chiarito che non prenderà in considerazione le voci dei deterrenti, specificando che senza le azioni intraprese, Hamas sarebbe rimasta al potere.
- Ismail Haniyeh – Leader di Hamas ucciso in Iran
- Antony Blinken – Dichiarazione USA non coinvolti
- Teheran – Accuse di responsabilità agli USA
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