Filippo Macchi si è trovato a fronteggiare la finale del fioretto maschile, chiudendo il suo percorso con un mix di emozioni e una decisione controversa. Nonostante i suoi successi passati, la medaglia d’argento non è stata il risultato sperato.
29 luglio 2024 | 23.35
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la finale e le emozioni di macchi
“La scherma è disciplina che si regge sulla discrezione dell’arbitro”, ha affermato Macchi, facendo riferimento alla stoccata decisiva che ha segnato il suo incontro, perso sul punteggio di 14-12. Aggiungendo una riflessione sul rammarico: “Ho sognato questo istante mille volte, ma mai in questo modo”. L’atleta ha anche evidenziato l’aumento del livello della competizione, dove, nonostante le attese, le medaglie non sono garantite. I partecipanti al podio sono solo tre e la lotta è serrata.
la reazione del ct cerioni
Le reazioni del ct Stefano Cerioni sono state cariche di sorpresa e rifiuto per le decisioni arbitrali. “Mai osservato nulla di simile, né da atleta né da tecnico. Vi è una grande incompetenza”, ha dichiarato, sottolineando che Macchi è il “vincitore morale” dell’incontro. Le stoccate non corrisposte dai giudici hanno destato preoccupazione. “Macchi ha eseguito un’eccellente gara e meritava l’oro olimpico”, ha aggiunto Cerioni, esprimendo la sua frustrazione per l’esito finale. Ha anche messo in chiaro che la vittoria olimpica è un traguardo diverso e molto più significativo rispetto all’argento, e la federazione sportiva potrebbe dover intervenire formalmente sull’accaduto.
le parole di macchi e le prospettive future
Filippo Macchi ha evidenziato che, nonostante la delusione, le aspettative e la pressione dal pubblico rimangono elevate. La competizione si è evoluta e ogni atleta deve affrontare l’inevitabilità della cresta di tensione ad ogni competizione olimpica. La sua determinazione a riprovarci fra quattro anni rimane intatta.
Tra i personaggi coinvolti in questa vicenda emergono i seguenti:
- Filippo Macchi (atleta)
- Stefano Cerioni (ct della nazionale)
- Giudici di gara