Meloni all’Ucraina: Stop Cina al Supporto per la Russia – Messaggio Chiaro a Xi

Durante una conferenza stampa tenutasi a Pechino, prima della partenza per Shanghai, la presidente del Consiglio ha espresso la sua profonda preoccupazione riguardo gli eventi recenti in Libano e il rischio di un’escalation regionale. In questo contesto, la premier ha sottolineato l’importanza del sostegno della Cina alla Russia, evidenziando la posizione della Nato e dell’Unione Europea.

preoccupazione per il Libano e rischio di escalation regionale

La premier ha dichiarato: “Siamo stati chiari nella questione del supporto cinese alla Russia, interrogandoci sugli interessi in gioco. La Cina non ha alcun vantaggio nel rafforzare l’industria russa in questo momento.” Meloni ha ribadito che, sebbene la Cina non intervenga direttamente, la situazione crei delle frizioni.

Ha poi proseguito: “La situazione in Libano mi preoccupa molto, poiché ci sono dei segni di un rischio di escalation. Ogni tentativo di cessate il fuoco sembra infrangersi, suggerendo che diversi attori regionali stiano cercando di spingere Israele a reagire. Invito Israele a non cadere in questa trappola.” La presidente ha anche evidenziato l’importanza di messaggi di moderazione in questa fase delicata e il ruolo chiave della Cina come interlocutore, date le sue relazioni consolidate con vari paesi della regione.

relazioni con la Commissione e stato di diritto

“Non prevedo conseguenze negative per l’Italia; non ritengo che i rapporti con la Commissione europea stiano peggiorando. La mia lettera non è da interpretare come una critica ma come una riflessione comune,” ha spiegato la premier. Meloni ha chiarito che le osservazioni critiche nel rapporto sulla situazione del diritto riguardano principalmente i punti di vista di alcuni stakeholder, e non rappresentano una posizione ufficiale della Commissione.

Infine, ha ribadito che la governance della Rai è definita da una legge del 2015 e si è espressa sui presunti attacchi alla stampa, sostenendo che denunciare per diffamazione non equivale a intimidire i giornalisti. “La libertà di stampa è fondamentale,” ha concluso, evidenziando la necessità di rispettare anche l’indipendenza del sistema giudiziario.