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La questione dell’uso dei profilattici tra i giovani sta suscitando un crescente interesse e preoccupazione. Le recenti dichiarazioni di esperti nel campo della salute mostrano un allarme riguardo a questa tendenza, raccogliendo dati significativi sulle malattie sessualmente trasmissibili.
Secondo l’infettivologo Matteo Bassetti, il direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, l’analisi dei dati suggerisce che, se i giovani non acquistano preservativi, si potrebbe considerare l’idea di fornirli gratuitamente. Questo approccio, afferma, potrebbe risultare più efficace per la prevenzione rispetto ai medicinali o ai vaccini disponibili.
Riflessioni sulle statistiche di vendita
Le statistiche riguardanti l’uso dei profilattici, esaminate da Italcondoms, mostrano un significativo calo negli acquisti nella fascia di età compresa fra i 17 e i 34 anni. Nello stesso periodo, si registra un aumento delle infezioni trasmesse attraverso pratiche sessuali, quali clamidia, gonorrea, sifilide, oltre a casi di HIV ed epatiti. Queste informazioni emergono da un’inchiesta sulle abitudini sessuali dei giovani, evidenziando l’uso sporadico dei profilattici.
Comportamenti e percezioni giovanili
Molti giovani utilizzano i preservativi, ma non tutti li acquistano. Le giustificazioni comunemente espresse includono frasi come:
- ‘Non uso mai il profilattico, non mi serve.’
- ‘Mi fido della persona che ho davanti.’
La percezione del sesso sicuro sta diventando meno comune, dato che il desiderio di vivere l’esperienza senza pensare alle conseguenze prevale sulla paura di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. Pertanto, Bassetti conclude sottolineando che la distribuzione gratuita di preservativi rappresenterebbe una forma di prevenzione che potrebbe rivelarsi più efficace delle attuali terapie.
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