L’indagato ha la possibilità di ricorrere in Cassazione prima dell’esecuzione del provvedimento.
29 luglio 2024 | 14.52
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decisione del tribunale del riesame
Il Tribunale del Riesame ha accolto l’appello presentato dalla Procura di Roma riguardo alla richiesta di custodia in carcere per Simone Borgese, arrestato dalla polizia nel mese di giugno per violenza sessuale aggravata nei confronti di una studentessa. Questi precedentemente scontò una condanna di sette anni e mezzo per un reato simile avvenuto l’8 maggio 2015 nei confronti di una tassista. Il giudice per le indagini preliminari aveva imposto gli arresti domiciliari, mentre la procura ha sostenuto la necessità del carcere. L’appello è stato accolto dai pubblici ministeri, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, ma la misura deve essere convalidata dalla Cassazione, dove l’indagato avrà la possibilità di presentare ricorso.
l’episodio di violenza
Il 39enne, l’8 maggio scorso, ha fatto salire sulla sua auto una studentessa che stava aspettando l’autobus in via della Magliana, promettendo di chiederle indicazioni stradali. Successivamente, secondo le indagini, l’uomo l’ha portata in una zona isolata dove ha commesso violenza su di lei. Alla fine, l’ha riaccompagnata in prossimità di Villa Bonelli. La giovane ha sporto denuncia, attivando immediatamente le indagini che hanno portato all’identificazione e all’arresto di Borgese.