Funerali delle Vittime del Crollo di Scampia: L’Arcivescovo di Napoli e la Tragedia Oltre le Macerie

Tragedia a Scampia: la memoria delle vittime

Nella mattinata del 29 luglio 2024, si sono svolti i funerali delle tre vittime del crollo del ballatoio alla Vela Celeste di Scampia, avvenuto una settimana fa e costato la vita a Roberto Abbruzzo, Patrizia e Margherita Della Ragione. Questo tragico episodio ha suscitato una profonda riflessione sulla condizione sociale e abitativa delle periferie napoletane, come evidenziato dall’arcivescovo di Napoli, monsignor Mimmo Battaglia, durante l’omelia.

Un crollo simbolico

Mon signor Battaglia ha sottolineato che il crollo non rappresenta solamente il crollo fisico di un edificio, ma un vero e proprio “crollo sociale” che necessita interventi urgenti. Ha messo in evidenza come gli abitanti di Scampia siano stati storicamente oggetto di pregiudizi e stereotipi che hanno influito negativamente sulla loro immagine.

Attività governativa post-tragedia

Le dichiarazioni del sindaco di Napoli

Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha rilasciato dichiarazioni importanti in merito alla situazione degli sfollati. Ha indicato che potrebbe essere inverosimile che alcune famiglie non possano rientrare nelle loro abitazioni e ha avviato al riguardo delle verifiche sulla sicurezza degli edifici. Inoltre, ha accennato alla possibilità di un’ordinanza di sgombero per la Vela Rossa, rimandando a valutazioni più approfondite sui rischi strutturali.

Contributi per gli sfollati

Il sindaco ha altresì informato che il Comune sta ricercando disponibilità di strutture ricettive per ospitare gli sfollati. È stato approvato un fondo di un milione di euro da destinare a sussidi che varieranno in base alla composizione familiare. Tali misure rappresentano un supporto temporaneo mentre si cerca una soluzione abitativa duratura e dignitosa per gli interessati.

Personalità presenti durante i funerali

All’evento commemorativo hanno partecipato diverse figure rappresentative della comunità e delle istituzioni, tra cui:

  • monsignor Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli
  • Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli
  • familiari e amici delle vittime
  • rappresentanti delle istituzioni locali