la cerimonia di apertura dei giochi olimpici di parigi
La cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi ha suscitato ampie discussioni e contrasti all’interno della classe politica francese. Questo evento ha rappresentato un traguardo significativo, essendo la prima manifestazione olimpica tenutasi nel centro di una capitale. Le reazioni variano da entusiastiche a fortemente critiche, rivelando le divisioni marcate tra le diverse fazioni politiche.
le reazioni positivi
Tra coloro che si sono espressi positivamente si è distinto il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, che ha definito la cerimonia “la più bella della storia per la competizione sportiva più affascinante”. La ministra per la Parità, Aurore Bergé, ha elogiato la celebrazione come un riflesso della storia e della biodiversità culturale del paese. La deputata ambientalista Sandrine Rousseau ha percepito la cerimonia come una risposta forte contro l’ascesa dell’estrema destra, sottolineando l’importanza dell’evento in un contesto politico difficile.
- Bruno Le Maire
- Aurore Bergé
- Sandrine Rousseau
le critiche da destra
Contrapposti a queste lodi ci sono stati commenti critici, in particolare da membri della destra politica. Marion Maréchal, ex membro di Reconquete!, ha denunciato il carattere “rozzo” e “politicamente corretto” della cerimonia, lamentandosi della rappresentazione di eventi storici controversi. Anche la senatrice Valérie Boyer ha fatto notare i “lati negativi” della storia messi in rilievo, focalizzandosi sulla parodia dell’Ultima Cena con drag queen.
- Marion Maréchal
- Valérie Boyer
le critiche di orban dall’ungheria
Il premier ungherese Viktor Orban ha fornito ulteriori critiche, definendo lo spettacolo un esempio di “debolezza e disintegrazione dell’Occidente”. Secondo Orban, le rappresentazioni artistiche associate all’Ultima Cena simboleggiano un “vuoto” culturale e spirituale. Le sue osservazioni sono state fatte durante un discorso in Transilvania, dove ha enfatizzato la perdita dei legami con la spiritualità nei paesi occidentali.