Durante un colloquio in carcere, un genitore cerca di consolare il figlio Filippo Turetta, coinvolto nel delitto di Giulia Cecchettin, sottolineando che non è un “terrorista” e non ha un comportamento criminale abituale.
27 luglio 2024 | 12.59
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Il 3 dicembre scorso, gli esiti di un incontro tra Filippo Turetta e i suoi genitori vengono resi noti. La famiglia è informata del terribile gesto del figlio, che ha ucciso Giulia Cecchettin, occultandone il corpo. Turetta è stato successivamente arrestato in Germania dopo una lunga fuga.
Parole dei genitori di Turetta
Nel colloquio, il padre di Turetta ha affermato: “Hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Devi farti forza… Ci sono stati parecchi altri… Però ti devi laureare”. Queste parole, pubblicate dal tabloid ‘Giallo’, sono state captate da microspie e inserite negli atti del caso. Tale materiale sarà presentato nel processo che si svolgerà davanti alla Corte d’Assise di Venezia, con la prima udienza fissata per il 23 settembre prossimo.
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