Mariella Nava e Matteo Montalto: La Romanza Pop che Celebra l’Amore per l’Italia

L’inedito duo formato da Mariella Nava e Matteo Montalto ha lanciato un appello al famoso conduttore Carlo Conti per una possibile partecipazione al Festival di Sanremo 2025. La proposta è stata espressa durante una visita agli studi di Adnkronos, in cui hanno manifestato la loro disponibilità a esibirsi alla kermesse canora, che rappresenta un’importante opportunità per gli artisti.

Il duo ha recentemente pubblicato il brano ‘Italia è il mio nome’, un progetto musicale che abbraccia la tradizione del bel canto attraverso una romanza pop. Composta da Mariella Nava, la canzone è un inno alla storia e alla bellezza dell’Italia, disponibile su tutte le piattaforme musicali con l’etichetta Suoni dall’Italia e la distribuzione di Believe.

Il videoclip, girato al Castrum Novum, sito archeologico situato a Santa Marinella, mostra la bellezza del patrimonio italiano. Sotto la direzione della regista Saria Cipollitti, il video è arricchito dalle ricostruzioni grafiche di Giorgio Capaci. La canzone, splendidamente arrangiata dal maestro Peppe Vessicchio, presenta l’interpretazione di Matteo Montalto, noto per la sua carriera nella musica lirico-leggera e nei musical.

Il messaggio trasmesso attraverso la musica è chiaro: l’Italia è un tesoro di storia e cultura, amata e rispettata in tutto il mondo. Mariella Nava ha sottolineato l’importanza di rappresentare il patrimonio culturale nazionale. Il pezzo rappresenta una donna che si racconta attraverso le sue esperienze e peculiarità, mettendo in evidenza la ricchezza della cultura italiana.

Matteo Montalto ha aggiunto che la musica diventa un veicolo fondamentale per la divulgazione culturale, integrando anche le nuove tecnologie per raggiungere un pubblico più vasto. Secondo lui, il ‘bel canto’ non è esclusivo di un pubblico maturo e può coinvolgere anche i più giovani, contribuendo a preservare una tradizione inestimabile.

Il duo spera di proseguire il proprio percorso con ulteriori video che mettano in luce siti archeologici meno conosciuti, con l’obiettivo di rendere ‘Italia è il mio nome’ un potenziale inno della cultura italiana. Una richiesta è stata lanciata anche al Ministro Sangiuliano per valorizzare ulteriormente la nostra storia musicale.