Infettivologo Gori: “Infezioni in grandissimo aumento in Italia”
25 luglio 2024 | 18.22
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Un allerta significativo è stato lanciato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), che, a inizio giugno, ha esortato a praticare solo sesso sicuro e a effettuare test regolari. Nel 2024 si osserva un “preoccupante aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili in tutta Europa”, e i dati sono altrettanto allarmanti in Italia, come riportato dall’infettivologo Andrea Gori, presidente di Anlaids Lombardia. “Le statistiche confermano un incremento notevole”, ha dichiarato, evidenziando il sorgere di casi di clamidia, gonorrea e sifilide.
casi di gonorrea resistente agli antibiotici
Durante l’estate 2024, l’agenzia Ue per le malattie infettive ha nuovamente rimarcato la situazione, facendo emergere un allarme riguardante la “super gonorrea“. In Europa, i report segnalano un notevole aumento dei casi resistenti agli antibiotici, con un “trend preoccupante“. Solo nel 2022, è stato registrato un incremento del 48% dei casi di gonorrea rispetto al 2021, il tasso più alto dall’inizio della sorveglianza europea nel 2009.
cresce l’Hiv
“Un ulteriore problema è rappresentato dall’Hiv“, ha sottolineato Gori. Nonostante le cifre siano migliorate rispetto agli anni ’80, nel 2022, le nuove diagnosi di infezione da Hiv ammontano a 1.888, corrispondenti a un’incidenza di 3,2 nuovi casi per 100.000 residenti, inferiore alla media europea. Si osserva un’età mediana di 43 anni per gli uomini e 41 per le donne, con l’incidenza più elevata nelle fasce 30-39 anni e 25-29 anni.
Negli ultimi anni, le infezioni sessualmente trasmissibili sono state in “costante aumento” in Italia, come in molti altri Paesi. Secondo i dati dell’Iss, dal 2005 al 2016 si è registrato un incremento del 37,4% delle segnalazioni. Nel 2021, l’aumento rispetto all’anno precedente è stato del 17,6%, con un’età mediana di 32 anni per i casi segnalati.
L’analisi epidemiologica evidenzia un incremento dei casi di Chlamydia trachomatis, con un aumento di quattro volte dal 2008 al 2021. Anche le segnalazioni di gonorrea sono triplicate nello stesso periodo, culminando nel picco massimo nel 2021.
“I trend sono indicativi e i dati ufficiali risultano sottostimati”, ha concluso l’infettivologo, evidenziando che le diagnosi non rilevate contribuiscono a una visione distorta della realtà, unitamente alla disinformazione che persiste tra i giovani.