La cattura di Giacomo Bozzoli segna la fine di una latitanza durata dieci giorni dopo la condanna all’ergastolo per l’omicidio dello zio Mario. I dettagli sulle fasi della fuga e dell’arresto offrono uno spaccato su uno dei casi più seguiti degli ultimi anni.
Condanna e fuga di Giacomo Bozzoli
L’omicidio di Mario Bozzoli e la scomparsa dell’imprenditore
Giacomo Bozzoli è stato condannato in via definitiva per l’omicidio dello zio Mario, avvenuto nell’ottobre 2015 a Marcheno, provincia di Brescia. Dopo la condanna, Bozzoli ha fatto perdere le sue tracce insieme alla sua famiglia, che appariva semplicemente scomparsa.
- Mario Bozzoli, vittima dell’omicidio
- Giacomo Bozzoli, latitante per dieci giorni
Ricerche e supposizioni
Le indagini si erano estese da un punto di vista geografico, includendo possibilità di fuga nei Balcani, Marocco e Spagna. Avvistamenti e testimonianze avevano suggerito una possibile presenza di Bozzoli anche in Francia, ma tutte queste ipotesi si sono rivelate infondate.
L’arresto di Giacomo Bozzoli
La cattura a Soiano del Garda
Bozzoli è stato arrestato a Soiano del Garda dai carabinieri del comando provinciale di Brescia. La località si trova sulla sponda bresciana del lago di Garda, dove l’imprenditore si era nascosto nella sua villa.
- Fine della latitanza di Bozzoli
- Arresto eseguito dai carabinieri del comando provinciale di Brescia
Dettagli dell’arresto
Alle 17:45, i carabinieri sono riusciti a eseguire l’ordine di carcerazione emesso nei confronti di Giacomo Bozzoli. La nota della Procura della Repubblica di Brescia ha confermato l’arresto, che chiude la fuga dell’imprenditore, condannato all’ergastolo.
Conclusione delle indagini
Il destino della famiglia Bozzoli
La moglie e il figlio erano andati all’estero nei giorni precedenti l’arresto di Giacomo Bozzoli. Pur essendosi pensato che Bozzoli avesse lasciato il Paese, le ricerche accurate hanno dimostrato che era rimasto sempre in Italia, evidenziando la complessità del caso e le numerose false piste seguite durante le indagini.