Olivia muore poco dopo il ricovero: la travagliata diagnosi dei medici e la tragica fine della sua gravidanza

La tragica vicenda di Olivia Harlow, una giovane madre australiana, ha recentemente scosso l’opinione pubblica. Nonostante diversi accessi in ospedale, Olivia ha perso la vita insieme alla sua bambina non ancora nata. La famiglia, devastata, chiede ora spiegazioni sulle circostanze del decesso.

le condizioni mediche trascurate e il decorso della malattia

Olivia Harlow, già madre di una bambina di quattro anni, è deceduta dopo una serie di visite ospedaliere. I primi sintomi si sono manifestati a giugno, quando era incinta di 34 settimane. Forti mal di testa e vista offuscata hanno spinto i familiari a portarla al Royal Brisbane Hospital. Nonostante le analisi iniziali non avessero evidenziato problemi preoccupanti, la situazione è rapidamente peggiorata.

la progressione degli eventi e il peggioramento delle condizioni

Otto giorni dopo la prima visita ospedaliera, Olivia si è accorta che la bambina in grembo non si muoveva più. Tornata al pronto soccorso, un’ecografia ha confermato la morte fetale. Dopo il doloroso parto, Olivia è stata nuovamente dimessa, ma il mal di testa persistente ha portato la famiglia a riportarla in ospedale. I medici hanno attribuito i sintomi allo stress post-traumatico causato dalla perdita della figlia.

la scoperta tardiva delle masse tumorali cerebrali

Un giorno dopo essere stata trovata priva di sensi dal marito, Olivia è stata nuovamente trasportata in ospedale. Le analisi hanno rivelato la presenza di masse tumorali al cervello. Il 24 giugno i medici hanno constatato il decesso, lasciando la famiglia in uno stato di shock e dolore.

la dolorosa reazione della famiglia

I familiari di Olivia esprimono incredulità e dolore per la perdita improvvisa. La cognata della giovane madre, intervistata dal Daily Mail, ha sottolineato la loro confusione e disagio riguardo alle ripetute dimissioni dall’ospedale, nonostante i gravi sintomi. La sensazione condivisa è che non siano state prese adeguate misure diagnostiche e terapeutiche durante i precedenti ricoveri.

Siamo un po’ perplessi sul motivo per cui è stata allontanata così tante volte dall’ospedale e nessuno ha fatto nulla. Abbiamo la sensazione che non sia stato fatto quello avrebbero dovuto. Abbiamo interrogato i medici ed hanno detto che non riescono a spiegarlo. In 26 giorni non ha avuto nulla che potesse far pensare a questo tragico epilogo. La prima scansione che hanno eseguito era a bassa radiazione, quindi non era di grande qualità, ma avrebbe comunque dovuto mostrare qualcosa.