Il drammatico racconto del padre di Clelia Ditano: “Abbiamo scoperto nostra figlia grazie a mia moglie

Il tragico incidente di Clelia Ditano, una giovane di 25 anni, avvenuto nel vano di un ascensore a Fasano, continua a suscitare sconcerto e commozione. Gli avvenimenti, descritti dal padre durante un’intervista a Morning News, rivelano momenti di angoscia e disperazione vissuti dalla famiglia.

La dinamica dell’incidente

Un semplice gesto trasformato in tragedia

Clelia Ditano, residente al quarto piano di uno stabile a Fasano, aveva dimenticato qualcosa in casa e aveva deciso di riscendere. Nell’aprire la porta dell’ascensore, senza accorgersi del fatto che la cabina non era risalita, è precipitata nel vuoto per diversi metri. La porta dell’ascensore si è aperta nonostante l’assenza della cabina, rendendo l’incidente ancora più sconvolgente.

Le prime ricostruzioni

Secondo le prime indagini, la cabina dell’ascensore non era posizionata al piano quando Clelia ha aperto la porta. L’evidente problema tecnico ha permesso l’apertura delle porte, un fatto che richiede ulteriori accertamenti per chiarire le responsabilità e i malfunzionamenti alla base di questo tragico evento.

Il racconto del padre

Momenti di disperazione

Il padre di Clelia ha condiviso i drammatici istanti successivi alla caduta della figlia. La moglie, impegnata a portare la spazzatura, ha notato il vano dell’ascensore aperto e ha subito chiamato il marito. Nel tentativo di contattare Clelia, la suoneria del telefono proveniva dal fondo del vano ascensore, confermando i peggiori timori della famiglia.

“Mia moglie di solito si occupa di portare la spazzatura nel locale rifiuti. Quando è andata verso l’ascensore, ha trovato il vano aperto con la cabina giù. Mi ha chiamato subito e io sono corso a vedere. Ho provato a chiamare il telefono di mia figlia e ho sentito la suoneria provenire dal fondo del vano.”

Lo choc della famiglia

Il padre ha raccontato di aver temuto immediatamente il peggio, cercando di vedere nel buio vano con una torcia. La conferma della tragedia è arrivata dal responsabile dell’ascensore, accorso sul posto su richiesta della famiglia.

“Ho subito temuto il peggio. Ho cercato di guardare dentro, ma era buio e anche con la torcia non si vedeva nulla. Abbiamo contattato immediatamente il responsabile dell’ascensore, che è arrivato subito e ci ha dato la terribile notizia.”

I sogni infranti di Clelia

Intervistato dai giornalisti, il padre di Clelia ha condiviso i sogni e le aspirazioni della giovane. Clelia desiderava sposarsi, diventare madre e fare dei propri genitori dei nonni. Questo tragico evento ha infranto tutti i suoi sogni e gettato la famiglia nel dolore.

Le indagini proseguiranno per chiarire le cause di questo malfunzionamento che ha tolto la vita a una giovane ragazza, spezzando i suoi sogni in modo tanto drammatico.