17enne Trovato Senza Vita in un Parco: Ecco il Movente Rivelato dagli Inquirenti

Un tragico evento ha sconvolto la comunità di Pescara: il cadavere di un giovane di 17 anni è stato ritrovato grazie alla testimonianza di un pentito, successivamente l’omicidio avvenuto il 23 giugno.

scoperta del cadavere

Le circostanze della scoperta del corpo del giovane defunto si sono rivelate grazie al fondamentale intervento di un giovane pentito. Poche ore dopo l’omicidio, il pentito, che si trovava con i sospetti, ha deciso di segnalare l’accaduto, determinando così il ritrovamento del cadavere e l’avvio delle indagini.

testimonianza chiave

La sua testimonianza fornita agli inquirenti ha permesso non solo il ritrovamento del corpo, ma anche l’identificazione immediata dei presunti colpevoli. I due sospetti, figli rispettivamente di un comandante dei carabinieri della provincia e di un noto avvocato, sono stati sottoposti al primo interrogatorio, mostrando una totale assenza di empatìa.

indagini e prove

L’indagine è stata supportata non solo dalla testimonianza del pentito, ma anche dalle telecamere di sicurezza presenti nei pressi del luogo del delitto e del vicino stabilimento balneare. Queste registrazioni hanno fornito ulteriori prove cruciali.

il movente

Secondo le prime ricostruzioni, un debito di droga non pagato, tra i 200 e i 250 euro, sarebbe il movente dietro l’omicidio. I sospettati avrebbero inflitto circa 25 coltellate alla vittima, colpendola anche quando era già a terra priva di sensi.

modalità dell’omicidio

Gli indagati avrebbero usato un coltello da sub per compiere il delitto, lasciando poi il corpo nelle sterpaglie e dirigendosi verso un stabilimento balneare nelle vicinanze. Qui avrebbero fatto un bagno e abbandonato l’arma del delitto, che fino a ora non è stata ritrovata.