Rita De Crescenzo, conosciuta influencer e creator napoletana, vive un momento difficile. Immortalata in video su TikTok, ha raccontato visibilmente scossa, un episodio doloroso e preoccupante riguardante suo figlio.
aggressione a Checco De Crescenzo
Il figlio di Rita, affettuosamente chiamato “Checco”, è stato vittima di un’aggressione violenta durante un tentativo di rapina avvenuto in via della Maddalena nella serata del 19 giugno. L’incidente, che ha coinvolto armi e si è verificato in strada, ha profondamente turbato l’influencer.
le parole di rita de crescenzo
Rita ha spiegato, tramite i social, il drammatico episodio: “È successo qualcosa di terribile – ha dichiarato su TikTok – Questa notte mio figlio Checco è stato accoltellato. Due ragazzi di colore hanno tentato di rubargli lo scooter. Lo hanno aggredito con un oggetto appuntito, ferendolo alle mani. È stata una situazione davvero brutta.”
denuncia e richiesta di giustizia
Visibilmente esausta, De Crescenzo ha dichiarato di aver sporto denuncia presso i carabinieri. Successivamente, ha mostrato la mano bendata di suo figlio Checco, affermando con determinazione che: “voglio che coloro che gli hanno fatto del male siano puniti, voglio la verità”.
circostanze dell’aggressione
Checco, nato nel 2007, si trovava a bordo del suo motorino quando è stato avvicinato da due individui con il volto coperto. Questi lo hanno fatto cadere dallo scooter e lo hanno colpito ripetutamente con un oggetto appuntito, probabilmente un cacciavite, ferendolo gravemente alla mano sinistra.
cura e sospetti di rita de crescenzo
Dopo aver curato personalmente il figlio, Rita ha informato Don Luigi Merola, noto per il suo impegno sociale, il quale sta seguendo la vicenda da vicino. Inoltre, l’influencer ha avanzato ipotesi riguardo alla possibile responsabilità di un’altra influencer, legata a ambienti criminali dei Quartieri Spagnoli, che da mesi la minacciava per questioni legate a scontri sui social media. Resta da chiarire se si tratti davvero di una “faida social” o di un episodio di criminalità ordinaria.
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