La notizia della tragica scomparsa di Andrea Vincenzi, un giovane calciatore di soli 12 anni, scuote profondamente la comunità. Andrea è deceduto a causa di una pertosse non diagnosticata in tempo, sollevando dolorose riflessioni sulla malasanità.
Apprendere di morti premature è sempre doloroso, ma quando si parla di bambini e ragazzi il dolore è ancora più profondo. Oggi si ricorda Andrea Vincenzi, un promettente calciatore di 12 anni, venuto a mancare per una diagnosi mancata di pertosse.
andrea vincenzi si spegne a 12 anni: la causa è una pertosse non diagnosticata
La malasanità è una piaga che spesso porta a conseguenze tragiche. Gli errori medici possono essere rimediabili, ma purtroppo non quando causano la morte di persone che potevano essere salvate.
Andrea Vincenzi, un giovane di 12 anni, è deceduto a causa di una pertosse non diagnosticata per tempo. Questo promettente calciatore, dopo essere stato dimesso per tre volte dall’ospedale di Chivasso, è spirato il 22 febbraio scorso.
I genitori di Andrea sono distrutti, convinti di essersi affidati a professionisti competenti che, invece, hanno fallito. Per questo hanno incaricato l’avvocato Stefano Castrale, determinato a ottenere giustizia.
il ricordo del piccolo andrea
Tre accessi al pronto soccorso non sono stati sufficienti per salvare un giovane con grandi ambizioni. Andrea Vincenzi, piccolo campione con grandi sogni nel calcio, ha visto la sua vita spezzarsi troppo presto.
Nonostante il trasferimento all’Ospedale Regina Margherita di Torino, noto per il reparto di pediatria, Andrea non ce l’ha fatta. Il referto dell’autopsia ha confermato che il giovane soffriva di una grave forma di pertosse, evolutasi in polmonite e, successivamente, in insufficienza respiratoria.
Il funerale è stato un momento di profonda commozione per la comunità di Gassino Torinese. Anche se il responsabile verrà individuato, nulla potrà riportare in vita il piccolo Andrea.
Para tutti i palloni che ti manderemo. Sei sempre stato un amico e un grande compagno per noi, resterai sempre Vincé come ti abbiamo sempre chiamato.