Tragica perdita nel cinema: addio all’amatissima attrice, l’annuncio della figlia spezza il cuore

La celebre attrice de “La Dolce Vita” di Federico Fellini, Anouk Aimée, è deceduta all’età di 92 anni. Questo triste evento segna una grande perdita per il mondo del cinema.

Il settore cinematografico piange la scomparsa dell’iconica attrice che ha conquistato il mondo con la sua interpretazione ne “La Dolce Vita” del regista italiano Federico Fellini. L’artista, all’anagrafe Nicole Françoise Florence Dreyfus, aveva 92 anni e sarà ricordata per essere stata la musa ispiratrice di Fellini. Conosciuta con il nome d’arte Anouk Aimée, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico internazionale.

La sua scomparsa è stata annunciata dalla figlia, Manuela Papatakis, anch’ella attrice, attraverso un messaggio su Instagram: “Siamo estremamente tristi di annunciare la morte di mia madre Anouk Aimée. Le ero vicino quando è morta questa mattina, nella sua casa di Parigi”.

chi era anouk aimée?

Anouk Aimée, pseudonimo di Nicole Françoise Florence Dreyfus, nacque a Parigi nel 1932. La sua carriera cinematografica iniziò negli anni Quaranta. Negli anni Sessanta, grazie alla corrente della Nouvelle Vague, ottenne una grande popolarità.

È diventata un’icona sia in Italia che in Francia, collaborando con rinomati registi quali Federico Fellini, Claude Lelouch, Jacques Demy, Sydney Lumet, George Cukor, Julien Duvivier e molti altri. Con Fellini ha girato non solo “La Dolce Vita”, ma anche “8 e 1/2”. Nel film del 1960 interpreta una ricca e annoiata signora a bordo della sua decappottabile, che fa impazzire Marcello Mastroianni.

successi internazionali e riconoscimenti

In Francia, è particolarmente ricordata per il film “Un uomo, una donna” di Claude Lelouch, dove ha recitato accanto a Jean-Louis Trintignant. Questo ruolo le valse una nomination agli Oscar. Durante la sua carriera, Aimée ha partecipato a oltre 74 produzioni tra film e serie, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio César onorario nel 2002 e l’Orso d’oro alla carriera a Berlino nel 2003.