Recenti sviluppi riguardanti l’indagine sull’incidente di Posillipo hanno visto l’avvocato indagato intervenire pubblicamente per chiarire la sua posizione. Il nefasto evento, che ha portato alla scomparsa di Cristina Frazzica, si è verificato quando la giovane è stata travolta da un’imbarcazione mentre era in kayak. L’unico indagato, Guido Furgiuele, ha deciso di fornire la sua versione dei fatti, cercando di spiegare quanto accaduto durante quella tragica giornata.
le indagini sull’incidente di posillipo
Continuano le ricerche sul tragico incidente avvenuto nel mare di Napoli, che ha coinvolto Cristina Frazzica, una giovane ricercatrice. Guido Furgiuele, l’avvocato napoletano implicato nell’accaduto, è al centro delle indagini per essere stato al timone dell’imbarcazione ritenuta responsabile dell’incidente.
la versione dell’avvocato Guido furgiuele
Furgiuele ha dichiarato, nel tentativo di chiarire la situazione, di essere titolare di una patente nautica senza limiti dal 1998 e di non aver mai causato incidenti in passato. Racconta che durante il rientro da Ischia, precisamente nei pressi di Villa Rosebery, uno dei suoi ospiti ha notato una persona in acqua che chiedeva aiuto.
soccorso al superstite
Il legale ha subito decelerato e invertito la rotta per soccorrere il naufrago, che era a oltre 300 metri dalla costa. In seguito, apprese che un’altra persona, Cristina Frazzica, era stata travolta insieme al superstite da una barca ad alta velocità. Nonostante ciò, il superstite non ha riconosciuto l’imbarcazione di Furgiuele come quella responsabile dell’incidente, e Furgiuele sostiene che la sua barca non è progettata per raggiungere alte velocità. Infine, ha confermato la sua disponibilità a collaborare con le autorità per fare chiarezza sull’accaduto.