La giornalista racconta il suo difficile percorso di guarigione: “Le parole di mio figlio mi hanno sostenuta

In un recente post sui social media, Sara Carbonero, nota giornalista spagnola, ha condiviso un toccante ricordo del suo periodo di lotta contro una malattia grave. Ha descritto con commozione e dettagli personali i momenti difficili di quegli anni, incluse le parole di suo figlio che l’hanno particolarmente colpita.

il percorso professionale di sara carbonero

Sara Carbonero è una figura di rilievo nel mondo dello sport e del giornalismo in Spagna. Attualmente, ricopre la carica di vicedirettrice della sezione sport di Mediaset España. Ha lavorato anche in Italia come giornalista specializzata nella Liga, il massimo campionato calcistico spagnolo. La sua immagine pubblica è stata ulteriormente rafforzata dalla relazione con l’ex portiere e icona del calcio spagnolo Iker Casillas, dalla quale sono nati due figli prima della loro separazione nel 2021.

la scoperta del tumore maligno

Il 2019 ha segnato un punto di svolta drammatico nella vita di Sara Carbonero con la scoperta di un tumore maligno ovarico. Questa diagnosi ha richiesto numerosi cicli di chemioterapia e lunghi periodi lontana dal lavoro. Nonostante la difficoltà di affrontare il proprio riflesso nello specchio durante questo periodo, Sara ha superato la malattia e ha ripreso la sua attività professionale.

i momenti difficili e il supporto familiare

Durante il suo racconto, la giornalista ha condiviso episodi significativi del suo percorso di guarigione. Uno dei ricordi più toccanti riguarda il suo ritorno a casa senza capelli, con il tentativo di distogliere l’attenzione dei suoi figli. In un altro episodio, mentre era a letto incapace di muoversi, il figlio maggiore, Martìn, le ha fatto notare le sue sopracciglia grigie, affermando che non sembrava più la sua mamma.

“Non sapevo bene come uscire da quella situazione e mi è venuto in mente di dirgli: ‘E le ciglia? Hai visto che mi è rimasta una sola sopravvissuta? Una! La più coraggiosa’. Cerco’ di strapparmela e ovviamente, morivamo dalle risate e abbiamo iniziato una guerra di cuscini. Alla fine fu tutto, tranne che traumatico.”

Il coraggio e l’umorismo con cui ha affrontato questi momenti difficili rappresentano un esempio di resilienza per molti.