La necessità di mantenere alta l’attenzione durante condizioni meteorologiche avverse in spiaggia è un concetto ribadito spesso. Di recente, un evento tragico ha riportato questa importanza alla ribalta in modo drammatico.
la tragedia in spiaggia e i primi soccorsi
L’evento è avvenuto il 27 maggio sulla costa di Isabela, a Porto Rico, coinvolgendo tre giovani di età compresa tra i 7 e i 12 anni. I bambini sono stati colpiti da un fulmine mentre si trovavano sulla spiaggia, e il soccorso immediato è stato prestato dai bagnanti presenti, che hanno effettuato manovre di rianimazione cardiopolmonare.
la sequenza degli eventi
I ragazzi stavano giocando tranquillamente quando, intorno alle 14:30, un fulmine li ha colpiti dopo che uno dei genitori aveva appena lasciato il mare. I tre minori sono stati subito trasportati in ospedale nella vicina città di Aguadilla.
le testimonianze e il contesto
Secondo le dichiarazioni fornite da Carlos Cruz, direttore dell’Agenzia municipale di gestione delle emergenze di Isabela, il fulmine ha colpito mentre uno dei genitori dei bambini era appena uscito dall’acqua. “In quel momento uno dei genitori ha visto il fulmine e ha udito uno dei bambini urlare”, ha riferito.
la dinamica dell’incidente
Le immagini dell’evento, catturate da uno smarphone e rapidamente diffuse sui social media, mostrano i bambini mentre vengono colpiti dalla scarica elettrica e cadono sulla sabbia. Questa scena, che ha suscitato forte commozione, è diventata virale sul web.
le autorità e l’allerta meteo
Il sindaco di Isabela, Miguel “Ricky” Méndez, ha confermato che i tre bambini appartenevano a una famiglia di turisti originari di Toa Baja, Porto Rico, residenti negli Stati Uniti e in vacanza presso la spiaggia di Montones. Vale la pena notare che il Servizio nazionale di meteorologia di San Juan aveva precedentemente emesso un’allerta inondazioni che includeva la località di Isabela.
i protagonisti e le conseguenze
- Bambini colpiti dall’incidente
- Soccorritori: i bagnanti sulla spiaggia
- Autorità coinvolte: Carlos Cruz e Miguel “Ricky” Méndez
