Emergono ulteriori chiarimenti sul drammatico caso del neonato trovato privo di vita tra gli scogli di Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. La madre, una giovanissima di appena 13 anni, soffrirebbe di un deficit cognitivo.
il ritrovamento del neonato sugli scogli
Il neonato è stato rinvenuto senza vita all’interno di uno zaino abbandonato sugli scogli del porticciolo turistico di Villa San Giovanni. La scoperta è stata fatta da alcuni pescatori della zona. Gli inquirenti si sono immediatamente attivati per risalire all’identità della madre, una ragazza di 13 anni che, nelle settimane precedenti, aveva smesso di frequentare la scuola. Attualmente, la giovane è ricoverata in ospedale a causa di una sospetta setticemia post-parto.
la madre della giovane e le indagini
Le autorità hanno ascoltato anche la madre della 13enne, una donna che vive da sola con due figlie, l’altra di 11 anni. Durante gli interrogatori, che hanno coinvolto diverse persone informate sui fatti, è emerso che la ragazzina potrebbe essere affetta da un deficit cognitivo. Questa informazione, rivelata dalla stessa madre, è ora al vaglio degli inquirenti per conferme ufficiali.
esame del corpo del neonato e ulteriori accertamenti
L’anatomopatologo è stato incaricato di prelevare campioni tissutali dal corpo del neonato, con l’obiettivo di determinare, tra le altre cose, l’identità del padre. Nessuna informazione certa è ancora disponibile riguardo la figura paterna del bambino, e diverse ipotesi sono al momento in esame.
condizioni della madre 13enne e ambiente sociale
La giovane madre frequentava l’ultimo anno della scuola media e viveva in un ambiente familiare segnato da condizioni di degrado. Un importante aspetto delle indagini riguarda la valutazione delle responsabilità degli ambienti scolastici e sociali, per comprendere se qualcuno fosse a conoscenza della gravidanza della ragazza e se siano stati presi provvedimenti durante il mese di assenza scolastica prima del parto.
