La morte di Irene Margherito ha sconvolto la comunità di Brindisi, trasformando una lite familiare in una tragedia senza precedenti. La donna è deceduta all’ospedale Perrino dopo essere stata colpita da un colpo di arma da fuoco, durante una discussione con il cognato, Adamo Sardella.
Inevitabile l’intervento delle forze dell’ordine e della Procura, che hanno immediatamente disposto l’arresto del cognato di Irene, Adamo Sardella. L’uomo dovrà rispondere delle accuse di tentato omicidio, che si trasformerà in omicidio, e del porto abusivo di arma.
lite fatale di Irene Margherito con il cognato
Irene Margherito, 47 anni, si era recata domenica 26 maggio insieme al suo compagno per un incontro con il cognato, il fratello del marito defunto. L’incontro, organizzato nei pressi della complanare della strada statale 7, tra Brindisi e Taranto, è sfociato in un acceso confronto.
Adamo Sardella si trovava sulla sua Volkswagen Golf, mentre Irene e il compagno sulla loro Nissan Juke. Tra di loro è scoppiata una lite, durante la quale Sardella ha estratto un’arma, sparando. Un proiettile ha infranto il vetro dell’auto colpendo fatalmente la donna.
intervento delle forze dell’ordine e reazioni
I sanitari intervenuti sul posto hanno disposto il ricovero immediato all’ospedale Perrino. Sebbene il compagno di Irene abbia riportato solo ferite lievi, le condizioni della donna sono apparse sin da subito molto gravi. Nel pomeriggio successivo, i medici hanno dovuto constatare il decesso encefalico. Dopodiché, il triste epilogo: Irene Margherito è morta.
La donna lascia due figlie, una delle quali sposata da poco tempo. La famiglia ha consentito la donazione degli organi di Irene, permettendo così di salvare altre vite.
Nel corso delle indagini, è emerso che Adamo Sardella deteneva l’arma illegalmente, con la matricola abrasa, e che nella sua auto era presente anche una katana. Le autorità hanno arrestato l’uomo, inizialmente accusato di tentato omicidio e porto abusivo di armi. Nella giornata di domani è previsto l’interrogatorio con il Gip, che modificherà l’accusa in omicidio.