Terremoto in Italia: la Paura Continua tra i Cittadini mentre le Scosse Non Si Arrestano

Il Sud Italia è stato recentemente scosso da una serie di movimenti sismici notturni, con epicentro nei pressi del Porto di Pozzuoli. Questo fenomeno, classificato come sciame sismico, ha generato una serie di lievi tremori, il cui impatto è stato prontamente monitorato dalle autorità locali. Scopriamo i dettagli di questo evento e le misure adottate in risposta.

il fenomeno sismico a pozzuoli

Un lieve sciame sismico ha interessato l’area dei Campi Flegrei, precisamente vicino al Porto di Pozzuoli, nella notte del 23 aprile 2024. Il sisma di maggiore intensità è stato registrato con una magnitudo di 1.6 a una profondità di 2,4 chilometri. Nonostante la percezione chiara della popolazione locale, il fenomeno non ha causato danni a persone o strutture, come confermato dal sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, e dagli aggiornamenti dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

monitoraggio e comunicazione

In risposta immediata, la Protezione Civile è stata allertata per seguirla situazione e coordinare adeguatamente le misure preventive. Il Comune di Pozzuoli ha attivato i canali di comunicazione con la cittadinanza per assicurarsi che eventuali danni o disagi fossero segnalati tempestivamente attraverso i seguenti contatti:

– Centrale Operativa Polizia Municipale: 081/8551891
– Protezione Civile: 081/18894400

esercitazione di protezione civile nei campi flegrei

In contemporanea agli eventi sismici, è stata realizzata un’esercitazione di Protezione Civile per simulare una risposta a un’emergenza bradisismica di maggiore entità. L’attività ha coinvolto diverse aree e scenari di crisi:

– Ipotesi di crollo del molo di Baia e conseguente intervento dei vigili del fuoco.
– Simulazione di dissesto stradale a Pozzuoli e risposta a danni strutturali alla Scuola Madonna Assunta.
– Evacuazione precauzionale di 26 famiglie da tre palazzine a Bacoli.
– Simulazioni di danni a Napoli, con focus su via Cinthia e la chiesa di Santa Maria desolata a Bagnoli.

L’obiettivo primario dell’esercitazione era quello di testare la risposta del sistema di emergenza a situazioni potenzialmente catastrofiche e migliorare la coordinazione tra le diverse entità di soccorso, rilevando e affrontando eventuali criticità nel processo.