Nel recente verdetto emesso dal Tribunale di Torino, Chiara Ferragni e la compagnia dolciaria Balocco si trovano al centro di una controversia legale riguardante la campagna di vendita del pandoro “Pink Christmas”. La giudice Gabriella Ratti ha riconosciuto come scorretta la pratica commerciale adottata, accogliendo il ricorso delle associazioni di consumatori Codacons, Utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef.
accusa di pratica commerciale scorretta
La sentenza ha evidenziato come la campagna promozionale abbia tratto in inganno i consumatori, facendo loro credere che l’acquisto del pandoro avrebbe contribuito direttamente al finanziamento di un macchinario per l’ospedale infantile Regina Margherita di Torino. Inoltre, è stato sottolineato come il prezzo elevato del prodotto rispetto alla versione standard fosse parte dell’inganno per stimolare le donazioni.
conseguenze del verdetto
Il tribunale ha aperto la porta a possibili risarcimenti per gli acquirenti truffati e ha complicato ulteriormente la posizione di Chiara Ferragni, che è già sotto inchiesta per truffa aggravata dalla Procura di Milano. La decisione ha riconosciuto la responsabilità di Balocco nella promozione ingannevole, mettendo in luce il danno subito dai consumatori a causa delle false promesse legate alla beneficenza.
impatto su chiara ferragni
Il fallout dalla controversia ha avuto un notevole impatto su Chiara Ferragni, causando una perdita significativa di sponsorizzazioni e contratti, come quelli precedentemente stipulati con Coca-Cola e Pigna. La situazione legale della popolare influencer rimane precaria, con altre denunce pendenti relative a prodotti come le bambole Trudi in edizione limitata e le uova di Pasqua Dolci Preziosi.
Il caso del “Pink Christmas” Balocco rimane un argomento di grande attenzione mediatica, sottolineando l’importanza della trasparenza e dell’etica nelle pratiche commerciali, specialmente quando sono coinvolte questioni di beneficenza.