La controversia attorno a Serena Bortone e il monologo censurato di Antonio Scurati, previsto per la trasmissione sul 25 aprile, ha sollevato non poche polemiche. Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai, ha dichiarato di non essere stato informato della scelta di impedire la messa in onda del monologo e di averlo scoperto solo successivamente attraverso i social. Questo episodio ha scatenato un’ondata di reazioni sia nel campo giornalistico sia in quello politico, con l’audience del programma Che sarà che ha registrato un incremento notevole.
reazioni e implicazioni del gesto censurato
il punto di vista corporativo e politico
Il monologo di Scurati, che avrebbe dovuto essere trasmesso, ha sollevato questioni in merito al controllo sull’informazione e la libertà di espressione dentro l’ambito del servizio pubblico. La situazione ha guadagnato l’interesse della Premier Giorgia Meloni, che ha evidenziato una certa tensione all’interno della maggioranza. Il confronto con le reazioni del sindacato dei giornalisti, che ha denunciato un tentativo di asfissiare l’informazione, mette in luce le sfide che il servizio pubblico deve affrontare in termini di indipendenza e pluralità.
la posizione dell’amministratore delegato
Roberto Sergio
ha espresso il proprio disappunto per non essere stato messo al corrente delle decisioni, sottolineando come avrebbe preferito trasmettere il monologo e valutare successivamente le necessarie azioni per mantenere la par condicio. La sua posizione solleva interrogativi sulla comunicazione interna e sulla gestione delle decisioni all’interno della Rai.
conseguenze e sviluppi futuri
assemblea e reazioni interne
L’assemblea dei comitati di redazione Rai ha reagito proclamando uno stato di agitazione e prevedendo cinque giorni di sciopero. Tale gesto è una manifestazione di dissenso nei confronti delle scelte aziendali ritenute lesive dell’autonomia redazionale.
possibili scenari per Bortone e il programma
Mentre l’emittente nega qualsiasi tentativo di censura, emerge l’ipotesi di provvedimenti disciplinari contro Serena Bortone, che ha deciso di leggere il testo non autorizzato durante la messa in onda. A questo, si aggiunge un dibattito acceso su cosa potrebbe accadere al futuro del programma, con speculazioni su una possibile conclusione a giugno.