Commemorazione e commozione a Ponte San Nicolò
La cerimonia funebre di Adriano Scandellari
La comunità di Ponte San Nicolò ha reso l’ultimo omaggio a Adriano Scandellari, ingegnere di 57 anni, tragicamente scomparso nell’esplosione alla centrale idroelettrica di Suviana. La cerimonia si è svolta alla presenza di una folla numerosa, radunatasi per esprimere vicinanza alla famiglia del defunto, composta dalla moglie e due figlie. L’evento ha visto la partecipazione di diversi corpi, tra cui la Protezione Civile e le forze dell’ordine, e la giornata è stata dichiarata di lutto cittadino.
Dettagli dell’incidente e delle operazioni di soccorso
L’ingegnere ha perso la vita in un terribile incidente all’interno dell’impianto in cui lavorava. Dopo l’esplosione, sono state necessarie estenuanti operazioni di ricerca, che hanno portato al ritrovamento del suo corpo sotto 40 metri di detriti. La sua scomparsa non solo ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia, ma ha anche profondamente scosso l’intera comunità locale e il collegio professionale di cui faceva parte.
Omaggio e parole del parroco
Durante la cerimonia, tenutasi nella chiesa di San Nicola e alla quale non tutti hanno potuto assistere a causa del grande afflusso di persone, Don Daniele, amico e parroco, ha ricordato Adriano con parole toccanti. Ha evidenziato il profondo legame di Adriano con la comunità e la sua natura discreta e altruista. Un aneddoto particolare condiviso dal parroco riguarda un fulmine che, nel momento dell’addio, ha colpito il campanile della chiesa, fermando l’orologio, segno che molti hanno interpretato come un tributo celeste alla sua persona.
L’impatto della tragedia su coloro che conoscevano Adriano è palpabile, con molti che trovano conforto nella solidarietà e nel supporto reciproco per superare il dolore. La perdita di Adriano è avvertita da tutti come quella di una persona di grande valore, la cui memoria continuerà a vivere nelle azioni e nei cuori della comunità di Ponte San Nicolò.